Abbiamo partecipato al Convegno SISP 2024 – Università di Trieste – 12 al 14 Settembre 2024 con il paper: L’inciviltà ai margini: l’impatto delle piattaforme fringe sul dibattito pubblico

 

 

L’inciviltà ai margini: l’impatto delle piattaforme fringe sul dibattito pubblico.

Il panorama contemporaneo della comunicazione digitale è caratterizzato da un complesso intreccio di spazi pubblici, semi-pubblici e privati (Boccia Artieri, Brilli, Zurovac 2021). Questi spazi differiscono per visibilità, regolamentazione e partecipazione, ma sono interconnessi attraverso dinamiche di migrazione reciproca tra ambienti “ai margini” e realtà mediali mainstream. Comprendere queste dinamiche è essenziale per indagare l’ipotesi di deterioramento del dibattito pubblico a causa di un aumento della tossicità dalla dimensione discorsiva.

 

Questo  processo sembra  rafforzato dalla partecipazione dei cittadini a piattaforme online alternative o “fringe” (de Winkel, 2023). In particolare, Schulze e colleghi (2022) hanno analizzato come questi spazi – allo stesso tempo tecnici, culturali e sociali – siano collegati a ecosistemi di disinformazione, alla diffusione di narrazioni e ideologie cospirazioniste, e alla normalizzazione del pensiero populista ed estremista. Gli autori sottolineano l’esistenza di una relazione di co-dipendenza e interdipendenza tra l’aumento di spazi online alternativi e la crescita di forme discorsive associate all’estrema destra.

 

Benché questi ambienti online marginali possano essere interpretati come laboratori per lo sviluppo di punti di vista problematici capaci di penetrare nel mainstream, al contempo possono dare voce a comunità emarginate e svantaggiate, tanto da proporsi anche come nuove risorse per il dibattito pubblico contemporaneo.

Il presente lavoro illustra i presupposti teorici e le proposte metodologiche del progetto di ricerca “Countering Online Radicalization and Incivility in Italy: from Fringe to Mainstream” (CORIT), finanziato dal Programma Next Generation EU. Il progetto si focalizza sull’analisi di narrazioni, gruppi e azioni marginali strutturate con l’intento di “intossicare” il sistema dei media ibrido italiano. CORIT si propone di delineare le basi concettuali, empiriche ed etiche nello studio della Telegramsphere italiana, oltre a valutare la sua possibile influenza e interdipendenza con le piattaforme di discussione mainstream.

 

Telegram, difatti, si è posizionato, sin dalla sua creazione, come uno degli spazi privilegiati per tutti gli utenti in cerca di privacy, libertà discorsiva e sicurezza, caratteristiche capaci di attrarre tanto coloro che immaginano una rete libera quanto gli utenti costretti a utilizzare tale spazio come l’unico mezzo sicuro di coordinamento (Urman e Katz 2022). Telegram, d’altro canto, appare essere un ambiente ideale per monitorare informazioni e contesti in cui le narrazioni problematiche e complottistiche tendono a prosperare (Schulze et al. 2022, Herasimenka et al. 2022). In particolare, i canali Telegram sono rapidamente diventati popolari per la trasmissione di notizie alternative (Wijermars 2021), il reclutamento di gruppi estremisti (Urman & Katz 2022), il coordinamento di gruppi complottisti di estrema destra (Walther e McCoy 2021) nonché la diffusione di disinformazione (Herasimenka et al. 2022). 

Tuttavia, ciò che rimane poco chiaro e non sufficientemente esplorato è la relazione tra tali spazi e culture marginali su Telegram e gli spazi web più visibili e popolari, così come la loro risonanza sui media tradizionali. In altre parole, diviene cruciale comprendere come pratiche e linguaggi sviluppati in piattaforme marginali possano estendersi oltre ad esse, navigando tra dinamiche a monte e a valle (Jost et al. 20223).

Il lavoro che proponiamo, dunque, si basa su una scoping review e una valutazione critica delle risorse accademiche raccolte attraverso Scopus, Google Scholar e Web of Science sui termini chiave del progetto “fringe platform/social media/online spaces” e “deplatforming”. Espandendo, inoltre, tale rassegna la presentazione si propone due obiettivi principali. In primis, esplorare come la letteratura accademica costruisca il concetto di piattaforme, pratiche e spazi online “fringe”, al fine di analizzare criticamente come l’imperativo di caratterizzare comportamenti potenzialmente pericolosi debba confrontarsi con il rischio di contribuire all’emarginazione di tali gruppi. In secondo luogo, approfondire, in chiave concettuale e metodologica, che tipo di pratiche e categorie di analisi possano emergere in questo peculiar campo di studio, ancora oggi accademicamente considerate come “below the radar” (Boccia Artieri et al. 2021).

Studiare, dunque, l’ecosistema mediale nella sua complessità e completezza può consentire di valutare le evoluzioni della piattaformizzazione della politica e dell’agenda pubblica nonché le modalità con cui queste influiscono sulla comunicazione politica, culturale e sociale. 

 

References

Boccia Artieri, G., Brilli, S., & Zurovac, E. (2021). Below the radar: Private groups, locked platforms, and ephemeral content—Introduction to the special issue. Social Media+ Society, 7(1).

Castanho Silva, B., Vegetti, F., & Littvay, L. (2017). The elite is up to something: Exploring the relation between populism and belief in conspiracy theories. Swiss Political Science Review, 23, 423–443.

Herasimenka, A. (2022). Movement leadership and messaging platforms in preemptive repressive settings: Telegram and the Navalny Movement in Russia. Social Media+ Society, 8(3).

Jost, P., Heft, A., Buehling, K., Zehring, M., Schulze, H., Bitzmann, H., & Domahidi, E. (2023). Mapping a Dark Space: Challenges in Sampling and Classifying Non-Institutionalized Actors on Telegram. M&K Medien & Kommunikationswissenschaft, 71(3-4), 212-229.

Marwick, A., Clancy, B., & Furl, K. (2022). Far-Right online radicalization: A review of the literature. The Bulletin of Technology & Public Life.

Peeters, S., & Willaert, T. (2022). Telegram and digital methods: Mapping networked conspiracy theories through platform affordances. M/C Journal, 25(1).

Poell, T., Nieborg, D. B., & Duffy, B. E. (2021). Platforms and cultural production. John Wiley & Sons.

Rogers, R. (2020). Deplatforming: Following extreme Internet celebrities to Telegram and alternative social media. European Journal of Communication, 35(3), 213-229.

Sanchez, C., & Dunning, D. (2021a). Cognitive and emotional correlates of belief in political misinformation: Who endorses partisan misbeliefs? Emotion.

Schulze, H., Hohner, J., Greipl, S., Girgnhuber, M., Desta, I., & Rieger, D. (2022). Far-right conspiracy groups on fringe platforms: a longitudinal analysis of radicalization dynamics on Telegram. Convergence: The International Journal of Research into New Media Technologies, 28(4), 1103-1126. 

Törnberg, A., & Törnberg, P. (2024). Intimate Communities of Hate: Why Social Media Fuels Far-Right Extremism. Taylor & Francis.

Urman, A., Katz, S. (2022) What they do in the shadows: examining the far-right networks on Telegram, Information, Communication & Society, 25:7,904-923.

Walther, S., McCoy, A. (2021). US extremism on Telegram: Fueling disinformation. Conspiracy Theories, and Accelerationism. Perspectives on Terrorism, 15(2), 100–124.

Wijermars, M. (2021). Russia’s law ‘On news aggregators’: Control the news feed, control the news?. Journalism, 22(12), 2938-2954.

de Winkel, T. (2023). Fringe platforms: An analysis of contesting alternatives to the mainstream social media platforms in a platformized public sphere (Doctoral dissertation, Utrecht University)