Denominazione della strumentazione

Cellink BIO X

Ditta fornitrice

Twinhelix

Principali funzionalità e campi applicazione

Descrizione sintetica

La stampante 3D BIO X si classifica come bioprinter tra le tecnologie di manifattura additiva. Permette di utilizzare diversi tipi di materiali di origine biologica, semisintetica e sintetica con la possibilità di aggiungere colture cellulari nel costrutto.

Applicazioni generali

I campi di applicazione sono svariati sia in ambito farmaceutico con la produzione di farmaci o dispositivi medici che in campo biologico con la possibilità di costruire sistemi complessi in vitro contenenti o meno cellule.

Applicazioni tecnologiche e industriali

  • Materiali
  • Polimeri
  • Farmaceutico
  • Biologico
  • Medico

Tecniche disponibili

  • Piano di stampa a temperatura controllata
  • Tecnologia camera di stampa pulita (UV-filtro HEPA)
  • Testina di stampa classica a siringa pneumatica
  • Testina di stampa a siringa pneumatica con temperatura controllata (4-65 °C)
  • Testina di stampa pneumatica per estrusione di materiali termoplastici (fino a 250 °C)

Ubicazione

Campus Scientifico (Via Cà Le Suore, 2), Laboratorio di Tecnologia Farmaceutica (Stanza 01.01.00.16)

Docente di riferimento

Prof. Luca Casettari (luca.casettari@uniurb.it)

Modalità di accesso/fruizione

La strumentazione è utilizzabile previ accordi con il docente di riferimento in quanto si necessita di personale tecnico qualificato per il funzionamento del macchinario.