Missione 4 — Istruzione e Ricerca
Orientamento attivo nella transizione scuola-università
COMPONENTE 1 “Potenziamento dell’offerta dei servizi all’istruzione: dagli asili nido all’Università” INVESTIMENTO 1.6 “Orientamento attivo nella transizione scuola-università” — PNRR MISSIONE 4
Programma dei Corsi di Orientamento PNRR offerti agli Istituti Scolastici di secondo grado – A.S. 2024/25
Le proposte di Orientamento nei confronti degli Istituti Scolastici di Secondo Grado sono state formulate secondo tematiche coerenti con le Aree di intervento definite del PNRR – Az. 4.1.6 (art. 1 del D.M. 934/2022) e precisamente:
-
- Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura (PNRR tematica 1)
- Rivoluzione verde e transizione ecologica (PNRR tematica 2)
- Infrastrutture per una mobilità sostenibile (PNRR tematica 3)
- Istruzione e ricerca (PNRR tematica 4)
- Inclusione e coesione (PNRR tematica 5)
- Salute (PNRR tematica 6)
Con la nuova progettazione per l’a.s. 2023-24 le tematiche proposte sono passate da 28 a 37 per meglio rispondere alle esigenze degli Istituti Scolastici.
La progettazione – coordinata dalla Delegata all’Orientamento dalla Commissione Orientamento e dal Prorettore alla Didattica, con il supporto dell’Ufficio Orientamento di Ateneo – ha coinvolto tutti i Dipartimenti, che hanno formulato le proposte di corsi in base all’indirizzo disciplinare di riferimento.
Gli Istituti Scolastici possono contattare l’Ufficio Orientamento (orientamento@uniurb.it) per richieste di programmazione e convenzionamento.
Di seguito viene riportata la sintesi delle proposte di progetto e intervento per macroarea formativa.
AREE TEMATICHE DI INTERVENTO OFFERTE AGLI ISTITUTI SCOLASTICI |
N. PROPOSTE |
Digitalizzazione, Innovazione, competitività e cultura (PNRR tematica 1) | 11 |
Rivoluzione verde e transizione ecologica (PNRR tematica 2) | 4 |
Infrastrutture per una mobilità sostenibile (PNRR tematica 3) | – |
Istruzione e ricerca (PNRR tematica 4) | 7 |
Inclusione e coesione (PNRR tematica 5) | 6 |
Salute (PNRR tematica 6) | 7 |
Totale corsi offerti | 35 |
In linea con quanto richiesto dalla programmazione ministeriale, si fornisce la ripartizione delle convenzioni sottoscritte per tipologia di Istituzione Scolastica e la partecipazione programmata da parte di studentesse e studenti.
scopri le tematiche dei corsi
Studentesse e studenti coinvolti nelle iniziative di orientamento (programmazione)
Studentesse e studenti
Ripartizione Studentesse e studenti coinvolti per Tematica PNRR (%)
- Digitalizzazione, Innovazione, competitività e cultura (PNRR tematica 1) -%
- Rivoluzione verde e transizione ecologica (PNRR tematica 2) -%
- Istruzione e ricerca (PNRR tematica 4) -%
- Inclusione e coesione (PNRR tematica 5) -%
- Salute -%
Istituzioni Convenzionate A.S. 2024-2025
Licei
Istituti Tecnici
Istituti professionali
1. DIGITALIZZAZIONE, INNOVAZIONE, COMPETITIVITÀ E CULTURA
Area tematica 1 PNRR:
1.1. Nuove professioni e nuove competenze nel mondo delle imprese: il ruolo del Project Manager
Dipartimento |
Referente |
Classi a cui è rivolto |
Quadrimestre |
DESP |
Alessandro Pagano |
III – IV – V |
Nessuna preferenza |
Questo Corso ha come obiettivo quello di analizzare in dettaglio professioni e competenze richieste nel mercato del lavoro attraverso l’approfondimento del ruolo del Project Manager. Il contesto economico e delle imprese in questi anni è infatti caratterizzato da cambiamenti sostanziali sul lato della domanda, dell’impatto delle tecnologie digitali e della sostenibilità socio-ambientale. Tali sfide richiedono capacità organizzative e metodologie innovative come il Project Management, che permette di cimentarsi in iniziative di innovazione combinando tempistiche, risorse e costi. Gli studenti lavoreranno in gruppi su ambiti progettuali innovativi di loro interesse (es. progettazione di un evento) utilizzando lo strumento del Project Charter e sviluppando un’analisi riguardo: – obiettivi del progetto; – tempistiche delle attività del progetto; – risorse da coinvolgere nel progetto; – rischi legati al completamento del progetto. Le attività prevedono 15 ore di lavoro suddivise in: a) seminari introduttivi sui temi del corso; b) testimonianze di imprenditori/project manager e giovani laureati; c) lavori di gruppo su progetti con la supervisione del docente. Le attività del corso prevedono la collaborazione con i volontari Project Manager del Project Management lnstitute (PMI)- Marche. I contenuti del corso sono idonei per iniziative rivolte a studenti del lii-IV-V anno. Gli esiti attesi in termini di apprendimento riguardano quattro aspetti specifici: 1) sviluppo di conoscenze inerenti le dinamiche di innovazione tecnologica e organizzativa nelle imprese; 2) comprensione della metodologia del Project Management; 3) sviluppo di capacità di lavoro in team e di problem solving; 4) facilitazione dell’orientamento universitario connettendo sbocchi professionali innovativi con percorsi formativi post-diploma.
1.2. Il ruolo del marketing e della comunicazione nelle organizzazioni: processi e nuove professionalità in era digitale
Dipartimento |
Referente |
Classi a cui è rivolto |
Quadrimestre |
DESP |
Emanuela Conti |
Nessuna preferenza |
Nessuna preferenza |
Il corso ha lo scopo di descrivere i cambiamenti in atto nel marketing e nella comunicazione per effetto della rivoluzione digitale e le principali competenze richieste, illustrando esempi tratti dal mondo delle imprese e istituzioni e coinvolgendo attivamente gli studenti. Tematiche: – tirocinio formativo universitario; – nuove competenze richieste in area marketing e comunicazione in era digitale; – approccio strategico al digitale (analizzare, pianificare e misurare i risultati); – customer journey, obiettivi e strategie di content marketing, storytelling e copywriting; – gestione di sito web, socia! network, digitai advertising, e-mail marketing, etc. – influencer marketing, coinvolgimento attivo con esempi di noti influencer di interesse e invitando un nano-influencer. Attività: – lezioni frontali; – illustrazione di esempi tratti dalle imprese di vari settori dalla cosmetica e legno arredo ad agenzie di comunicazione, turismo, ambito museale e culturale più in generale; – incontri con esperti, un tour operator, il responsabile comunicazione di un museo, e un nano-influencer; – esercitazioni di gruppo; – discussione in aula di casi aziendali di successo; – visita presso gli uffici e i laboratori di palazzo Ducale di Urbino in cui si realizzano iniziative di comunicazione (es. creazione di video) e attività di restauro (con nuovi strumenti tecnologici). Esiti: – incuriosire fortemente verso professioni e competenze già connaturali ai nativi digitali; – fare comprendere l’importanza di un approccio professionale, strategico al digitai marketing; – trasmettere entusiasmo e motivare gli studenti a intraprendere il percorso di studi universitario prima di svolgere le professioni nel marketing e nella comunicazione oggi fortemente richieste, interessanti e remunerative.
1.3. Competenze imprenditoriali e startup
Dipartimento | Referente | Classi a cui è rivolto | Quadrimestre |
DESP | Annalisa Sentuti | IV – V | Nessuna preferenza |
L’obiettivo del corso è favorire lo sviluppo delle competenze imprenditoriali degli studenti. L’imprenditorialità viene considerata dall’Unione Europa come una delle competenze chiave di cui ognuno, indipendentemente dall’attività svolta, dovrebbe disporre per poter essere un cittadino consapevole e capace di partecipare attivamente al contesto socio-economico di appartenenza. Sviluppare le competenze imprenditoriali, quindi, non significa necessariamente imparare ad avviare un’impresa, ma acquisire un mindset utile ad agire di fronte alle sfide e agli ostacoli, favorendo l’abilità individuale di trasformare un’idea in azione. 11 corso prevede 15 ore di lavoro suddivise in: a) un seminario introduttivo sul tema e l’organizzazione del corso; b) testimonianze di giovani startupper/imprenditori/imprenditrici; c) lavori di gruppo sull’individuazione e lo sviluppo di idee imprenditoriali. Nel lavoro di gruppo i partecipanti, con la guida di un/a docente, elaboreranno e svilupperanno idee imprenditoriali su tematiche di loro interesse (es., protagonismo giovanile in campo economico, sociale e culturale, sostenibilità ambientale, inclusione sociale, digitalizzazione, transizione scuola-università, ecc.) attraverso lo svolgimento delle seguenti attività: • generazione delle idee attraverso brainstorming strutturato; – descrizione della “personas” mediante “personas canvas”; – sviluppo della “value proposition” mediante “value proposition canvas”; – validazione delle idee mediante la redazione del “business model canvas” semplificato. Gli esiti attesi riguardano tre ambiti connessi allo sviluppo delle competenze imprenditoriali: 1) miglioramento della capacità di trasformare le idee in azioni nella vita reale;
2) sviluppo della capacità di lavorare in squadra; 3) maggiore comprensione dei processi di creazione, sviluppo e validazione delle idee imprenditoriali. I contenuti del corso sono idonei per studenti del IV-V anno.
1.4. Nuovi lavori, nuovi diritti e nuove tutele nella rivoluzione digitale e nella società 4.0
Dipartimento |
Referente |
Classi a cui è rivolto |
Quadrimestre |
DIGIUR |
Angelo Delogu |
Nessuna preferenza |
gen/apr – mag/ago |
Il corso ha lo scopo di approfondire alcune tematiche che caratterizzano la società contemporanea, considerata la crescente digitalizzazione dei processi produttivi in atto, anche per mezzo dell’introduzione dell’intelligenza artificiale, nonché le nuove modalità di organizzazione del lavoro. In particolare, intende analizzare l’impatto delle tecnologie sul mondo del lavoro, sotto il profilo non solo della prevenzione, intesa quale garanzia del benessere psico-fisico dei lavoratori e delle lavoratrici, ma anche più propriamente lavoristico, poiché l’iper-connessione generata dalle tecnologie digitali impone di assicurare una adeguata conciliazione di tempi di vita privata e di quella lavorativa, anche attraverso il riconoscimento di un vero e proprio diritto alla disconnessione. Come pure, in un mondo del lavoro che cambia e che richiede nuove conoscenze e competenze, diventano cruciali gli strumenti di formazione permanente, anche on the job, quali le nuove forme di alternanza scuola lavoro e gli stage. Peraltro, a fronte di forme di lavoro sempre più precarie e discontinue, in Italia e in Europa si è avvertita l’esigenza di introdurre il cosiddetto salario minimo, ossia di estendere alla generalità di rapporti lavorativi, anche non standard, una garanzia retributiva minima prevista per legge. Le tematiche suddette verranno illustrate attraverso letture di approfondimento, esercitazioni pratiche, dibattiti con i partecipanti, video proiezioni. Si intendono sensibilizzare gli studenti e le studentesse rispetto ai temi al centro dell’attuale dibattito giuridico e sociale e offrire loro alcuni strumenti per affrontare aspetti problematici che caratterizzano il mondo del lavoro attuale.
1.5. Abitare la trasformazione digitale. Competenze di cittadinanza elettronica per libertà e diritti fondamentali
Dipartimento |
Referente |
Classi a cui è rivolto |
Quadrimestre |
DIGIUR |
Michele Martoni |
III – IV – V |
gen/apr – mag/ago |
La società sta subendo mutamenti profondi come conseguenza dell’intermediazione tecnologica. Internet non è più soltanto un sistema di comunicazione ma è soprattutto la struttura portante di un habitat.
Una trasformazione totale come quella in atto, richiede un nuovo genere d’educazione e sensibilità, la capacità di attuare nuovi stili di vita. L’idea stessa di cittadinanza si dilata fino all’insieme delle condizioni perché la persona possa godere della pienezza dei diritti fondamentali.
La Raccomandazione del consiglio dell’unione europea del 22 maggio 2018 definisce la competenza digitale la capacità di agire da cittadini responsabili e di partecipare pienamente alla vita civica e sociale, in base alla comprensione delle strutture e dei concetti sociali, economici, giuridici e politici.
L’intento del corso è stimolare una riflessione sul rapporto fra soggetto e tecnologie, dall’angolo prospettico del diritto e dei diritti, affrontando questioni collegate, per esempio a: protezione dei dati personali; minacce informatiche e cybersicurezza; cyberbullismo, reati informatici, consapevolezza e responsabilità; piattaforme digitali e libertà del consenso; intelligenza artificiale generativa; false notizie e falso in rete; identità digitale.
Gli esiti attesi in termini di apprendimento riguardano lo sviluppo di conoscenze inerenti la trasformazione digitale e l’impatto che essa produce sui diritti; una maggiore comprensione degli aspetti giuridici ed economici alla base delle piattaforme digitali; lo sviluppo di capacità di problem solving; facilitare l’orientamento universitario.
1.6. La cultura imprenditoriale per lo sviluppo di un turismo sostenibile esperienziale e digitale.
Dipartimento |
Referente |
Classi a cui è rivolto |
Quadrimestre |
DISCUI |
Barbara Francioni |
IV – V |
Nessuna preferenza |
Il corso ha l’obiettivo di presentare agli studenti il funzionamento e le dinamiche dei sistemi turistici, dal lato della domanda e dell’offerta, anche attraverso l’approfondimento dei trend che oggi stanno maggiormente caratterizzando lo sviluppo del turismo, come l’economia e il marketing delle esperienze, l’approccio alla sostenibilità e l’utilizzo delle tecnologie (ICT). Le attività previste riguarderanno principalmente lezioni frontali sui concetti chiave, lavori di gruppo e analisi di casi studio reali. Gli studenti avranno l’opportunità di sviluppare parti di piani di marketing turistico, valutare le tecniche di digital marketing e comprendere l’importanza delle recensioni online e dei social media nel plasmare le percezioni turistiche. Lo sviluppo dei contenuti e delle metodologie didattiche del corso consentiranno agli studenti di: – comprendere il funzionamento del sistema turistico locale; – relazionarsi con le imprese e le aziende di promozione turistica del territorio con l’obiettivo di acquisire le competenze trasversali e professionali da spendere nel mondo del lavoro; – comprendere l’importanza degli approcci sostenibili per la tutela del patrimonio culturale e ambientale; – capire il ruolo del turismo esperienziale come modello di valorizzazione delle risorse turistiche locali autentiche e tradizionali; – approfondire le strategie di marketing applicate al turismo per promuovere destinazioni e servizi in modo efficace; – valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali; – far prendere coscienza delle reali opportunità e degli sbocchi occupazionali coerenti con il proprio percorso di studi.
1.7. Comunicazione interculturale. Diversamente parlando
Dipartimento |
Referente |
Classi a cui è rivolto |
Quadrimestre |
DISCUI |
Giuseppe Maugeri |
Nessuna preferenza |
Nessuna preferenza |
Il corso mira a stimolare i ragazzi a una riflessione sul concetto di cultura e a sviluppare dinamiche di gruppo favorevoli all’accoglienza e al rispetto reciproco. L’obiettivo atteso è di guidare gli studenti verso il superamento della diffidenza nei confronti della diversità tramite il dialogo e il confronto interculturale. Il corso presenta un carattere laboratoriale e interattivo ed è così articolato: Dalla cultura alle culture: in questo modulo si analizzerà il concetto di cultura e intercultura a partire dai modelli teorici che ci aiutano a definirla.
Cultura, identità e individualità: la percezione di sé e degli altri. In questo modulo si solleciteranno riflessioni guidate sui concetti di cultura e di identità e sulle loro tante sfaccettature (es. cultura/identità nazionale, linguistica, ecc.). In seguito gli studenti saranno invitati a creare una personale mappa della propria identità e dei propri valori. L’incontro interculturale è un percorso ad ostacoli: in questo modulo si descriveranno i principali problemi comunicativi legati all’uso della lingua e si forniranno esempi di fraintendimenti interculturali dovuti alla comunicazione non verbale. Oltre il culture-shock: come si sviluppa la competenza interculturale? In questo modulo si illustreranno brevi racconti di shock culturale e si inviteranno gli studenti a condividere esperienze personali. Si rifletterà inoltre sulle abilità relazionali e sul processo di sviluppo della sensibilità interculturale. Loro (non) sono come noi: in questo modulo si analizzerà l’influenza della cultura sulla percezione, si illustrerà il significato di etnocentrismo e si esplorerà il funzionamento di stereotipi e pregiudizi.
1.8. Mind me/You: competenza emotiva e sociale a scuola
Dipartimento |
Referente |
Classi a cui è rivolto |
Quadrimestre |
DISCUI |
Elena Acquarini |
Nessuna preferenza |
Nessuna preferenza |
In adolescenza la capacità di riconoscere e gestire le emozioni è parte delle competenze life-skills necessarie per sviluppare autoconsapevolezza (self-confidence), gestione delle emozioni (in particolare stress ed emotività negativa) e comprensione dell’altro (empatia). Le emozioni possono avere un impatto sulla vita scolastica in termini di apprendimento (funzioni cognitive) e socializzazione. Mentalizzare le emozioni permette di avere maggiori risorse a disposizione delle funzioni cognitive, prevenire eventuali conseguenze negative stress-correlate (sintomi e sindromi) e sviluppare un senso di appartenenza in un modello di ecologia affettiva-relazionale che include anche l’ambiente naturale. L’attività informativa ed esperienziale proposta vuole coadiuvare la consapevolezza emotiva, la capacità empatica e il senso di comunità che sappiamo essere fattori protettivi nello sviluppo delle competenze psicologiche e nella prevenzione del disagio stress-correlato. Sono previste attività di emotional mapping e mindfulness (lavori individuali, di gruppo e role-playing) ed altre centrate sulle tematiche modulari. È previsto un approfondimento sul tema delle relazioni emotive tra utenti e figure pubbliche nel panorama digitale analizzando, in particolare, le forme di para-socialità con le celebrità e come l’economia degli influencer / creator si basi su modalità di lavoro relazionale e affettivo monetizzabile.
1.9. Fondamenti di Pensiero Critico e Problem Solving
Dipartimento |
Referente |
Classi a cui è rivolto |
Quadrimestre |
DISPEA |
Mirko Tagliaferri |
Nessuna preferenza |
Nessuna preferenza |
Il corso vuole focalizzarsi sulle abilità trasversali di pensiero critico e di problem solving. Nello specifico, l’obiettivo è quello di comprendere come analizzare un problema (sia esso pratico o teorico) in maniera sistematica e precisa. In una prima fase ci si focalizzerà sull’interpretazione delle informazioni e sul come esse possano connettersi. In questa parte propedeutica, gli studenti svilupperanno la capacità di esprimere le proprie idee in maniera chiara e di articolare in maniera rigorosa i propri ragionamenti. Si procederà poi, in una seconda fase, col descrivere brevemente alcune euristiche della risoluzione di problemi, fornendo agli studenti delle metodologie generali per affrontare i problemi da loro incontrati sia in ambito scolastico che extra-scolastico. Dopo aver fissato a fondo i concetti generali, si passerà ad una analisi puntuale delle diverse tecniche di problem solving, a partire dalle più semplici fino ad arrivare a tecniche più sofisticate. Infine, durante la terza fase, le tecniche apprese verranno applicate a casi studio, per mostrarne il funzionamento pratico e consolidare l’apprendimento. In particolare, i partecipanti avranno modo di comprendere come affrontare lo studio di vari problemi, per poi giungere a soluzioni ottimali applicando le proprie conoscenze specifiche. Il corso ha come scopo quello di migliorare la capacità di comprendere le informazioni e di analizzare problemi complessi aldilà delle conoscenze specifiche possedute dagli studenti. Data la rilevanza del pensiero critico e del problem solving nell’età contemporanea, il corso fornirà agli studenti i giusti strumenti per affrontare al meglio le fasi successive della loro vita.
Contenuto
Fase 1 – A Introduzione
Fase 1 – B Introduzione al Ragionamento Critico
Fase 1 – C Come Argomentare Rigorosamente
Fase 2 – D Introduzione al Problem Solving
Fase 2 – E Tecniche di Problem Solving
Fase 3 – F Applicazioni Pratiche
Fase 3 – G Applicazioni Pratiche
1.10. Sostenere il patrimonio culturale: un percorso di conservazione e restauro tra arte e scienza
Dipartimento |
Referente |
Classi a cui è rivolto |
Quadrimestre |
DISPEA |
Patrizia Santi |
III – IV – V |
Nessuna preferenza |
Nell’ottica di promuovere incontri con studenti dell’ultimo triennio delle scuole superiori per acquisire una migliore consapevolezza nei riguardi delle future scelte in ambito universitario e lavorativo, si propone una serie di attività volte alla sensibilizzazione dei giovani nei confronti del patrimonio culturale l.s. e della sua tutela. Il corso è articolato in seminari specifici tenuti da docenti dell’Ateneo e da professionisti del restauro, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale che condivideranno con gli studenti momenti di coinvolgimento attivo riguardo alla conoscenza, alla documentazione digitale, all’applicazione delle principali tecniche diagnostiche utilizzate nello studio e nella tutela dei beni culturali e alla progettazione degli interventi. Particolare attenzione sarà dedicata al ruolo della formazione universitaria (acquisizione di strumenti culturali) come base di partenza per costruire un futuro professionale con applicazioni innovative e sostenibili. Nelle 15 ore del corso sono previste almeno 6 ore di lezione presso i Laboratori di Restauro della Scuola di Conservazione e Restauro dei Beni Culturali dell’Ateneo (Urbino).
1.11. Io ci sono: corporeità, connessione emotiva e digitale nella relazione con l’altro
Dipartimento |
Referente |
Classi a cui è rivolto |
Quadrimestre |
DISTUM |
Tiziana Schirone |
Nessuna preferenza |
Nessuna preferenza |
Pensarsi nella relazione con l’altro, face to face o in connessione digitale, permette una maggiore conoscenza di Sé, indispensabile anche per una migliore, empatica e più approfondita, conoscenza dell’altro, spesso impedita dalla velocità della comunicazione. Essere consapevoli del proprio Sé, nelle differenti forme di comunicazione, promuove la capacità di scegliere la forma di comunicazione più opportuna, (face to face o digitale), in base alle circostanze ed alla ripercussione psicologica che queste hanno sugli interlocutori. L’assenza o la presenza del corpo, la chiusura o l’apertura di canali empatici, infatti, rappresentano una variabile carica di significati per la ricchezza dello scambio comunicativo in una realtà in cui lo spazio digitale è sempre più spazio di vita. Il corso si articolerà attraverso attività teoricopratiche e comprenderà argomenti quali: nascita dell’identità, Sé corporeo, aspetti patogeni; assenza della corporeità nella relazione digitale; emozioni, auto riconoscimento delle emozioni; consapevolezza di sé; aspetti sani e patogeni dell’uso del digitale attraverso i social; Esito atteso: riflessione sull’identità ed autoconsapevolezza delle proprie emozioni; consapevolezza della relazione digitale; consapevolezza della relazione e della comunicazione con l’altro a seconda delle diverse forme utilizzate.
2. RIVOLUZIONE VERDE E TRANSIZIONE ECOLOGICA
Area tematica 2 PNRR:
2.1. Sostenibilità ambientale: ostacoli, attori e strategie
Dipartimento |
Referente |
Classi a cui è rivolto |
Quadrimestre |
DESP |
Giovanni Marin |
Nessuna preferenza |
Nessuna preferenza |
L’obiettivo del corso è di offrire una panoramica riguardo al concetto di sostenibilità ambientale e dei principali ostacoli al suo perseguimento. In particolare, oltre a une introduzione ai concetti principali, si analizzeranno in dettaglio le implicazioni pe cittadini, imprese e settore pubblico delle principali sfide, e risposte, ambientali.
Le attività prevedono 15 ore di lavoro suddivise come segue. La prima parte del corso (8 ore) prevede incontri di approfondimento sui seguenti temi: – Crescita economica, sviluppo e sostenibilità; – Definizione dei diversi concetti di sostenibilità ambientale; – Principali sfide ambientali e implicazioni per cittadini, imprese, settore pubblico; – Principali iniziative globali, europee e locali a favore della sostenibilità ambientale; – Effetti distributivi. La seconda parte del corso (7 ore) prevede attività di lavoro di gruppo su tematiche scelte dagli studenti e delle studentesse, finalizzate a comprendere il ruolo dei diversi soggetti (imprese, cittadini, settore pubblico) nell’affrontare le sfide ambientali. In questa parte è prevista anche la restituzione al resto della classe dei risultati dell’attività dei diversi gruppi. L’esito atteso del corso è di aumentare la consapevolezza degli studenti e delle studentesse della pervasività del tema della sostenibilità ambientale e delle, necessità di azioni trasversali nei diversi ambiti della nostra società.
2.2. Ambiente bene comune. Politiche legislative e strumenti di tutela giuridica nell’era della transizione ecologica.
Dipartimento |
Referente |
Classi a cui è rivolto |
Quadrimestre |
DIGIUR |
Luca Di Giovanni |
IV – V |
gen/apr |
Il corso, articolato in cinque lezioni, affronterà, attraverso il confronto con gli studenti e il contributo di docenti e di esperti, la nozione giuridica del bene ambiente, ricavandola dall’ordinamento interno e dalle fonti sovranazionali e confrontandola con quella che emerge dalle legislazioni di altri Stati membri dell’Unione europea. In particolare, verrà dapprima ricostruito il concetto “costituzionale” di ambiente, alla luce dell’art. 9 della Costituzione, nel quale, accanto al tradizionale riferimento alla tutela del paesaggio, la legge cost. n. 1 del 2022 ha recentemente aggiunto l’esplicito richiamo alla protezione dell’ambiente, della biodiversità, degli ecosistemi e degli animali. Saranno poi analizzate le prescrizioni contenute nel Codice dell’ambiente, nel Codice dei beni culturali e del paesaggio, nelle direttive e nei regolamenti U.E., anche attraverso l’esame di alcuni casi pratici e delle più significative decisioni giurisprudenziali. L’obiettivo è quello di stimolare una riflessione critica e partecipata sull’efficacia e sull’organicità delle politiche legislative interne che riguardano i beni ambientali e dei principali strumenti di tutela di cui l’ordinamento italiano si è dotato rispetto ad abusi e violazioni delle regole elaborate a tutela dell’integrità e della salubrità dell’ambiente complessivamente inteso; ciò nel convincimento che, costituendo quest’ultimo patrimonio “anche delle generazioni future”, come afferma l’art. 9 Cost. riformato, la sua salvaguardia implichi una consapevole responsabilità tanto del giurista quanto del cittadino.
2.3. Sostenibilità ambientale: tutela e valorizzazione della biodiversità
Dipartimento |
Referente |
Classi a cui è rivolto |
Quadrimestre |
DISB |
Antonella Amicucci |
Nessuna preferenza |
Nessuna preferenza |
Il corso si svilupperà in tre moduli di lezioni teoriche riguardanti tematiche legate all’ambiente, alla biodiversità e allo sviluppo sostenibile, ai metodi di studio, e alla loro applicazione in varie matrici ambientali. Un modulo riguarderà il ruolo della ricerca per la biodiversità dei mari e per la sostenibilità trattando nello specifico le alterazioni dell’ecosistema marino da urbanizzazione (reflui urbani, eutrofizzazione e microplastiche) e in relazione ai cambiamenti climatici. In particolare, saranno focalizzate riflessioni su adattamento e mitigazione da parte degli ecosistemi alla crisi climatica e una migliore conservazione del capitale naturale e dei servizi ecosistemici che ne derivano. Un secondo modulo eluciderà l’impiego di strategie sostenibili che favoriscano la conservazione della fertilità biologica del suolo, eludendo input energetici e chimici; nello specifico verranno presi in esame microrganismi quali i funghi micorrizici, in grado di degradare, trasformare e traslocare nutrienti, e proteggere le piante simbionti da stress ambientali e biotici, e importanti per il mantenimento del bosco e del patrimonio biologico che detiene. Un terzo modulo sarà focalizzato sulla valutazione della sostenibilità di tecniche alternative (per esempio oli essenziali) ai prodotti di sintesi attraverso l’uso di nematodi terrestri a vita libera, mostrando le tecniche microscopiche e ultramicroscopiche impiegate per l’analisi della biodiversità tassonomica e funzionale della fauna edafica come bioindicatore dello stato di salute degli ecosistemi. Il corso prevede tre esercitazioni di laboratorio pertinenti con le tematiche enunciate.
2.4. MATRICE - MATerie prime critiche, fonti RInnovabili, economia Circolare e sostenibilità nella società della transizione Ecologica
Dipartimento |
Referente |
Classi a cui è rivolto |
Quadrimestre |
DISPEA |
Alberto Renzulli |
Nessuna preferenza |
Nessuna preferenza |
La transizione ecologica non può prescindere da alcune materie prime (elementi chimici derivanti dai minerali) il cui sfruttamento è legato a un delicato equilibrio dell’ambiente. La disponibilità di molti di questi elementi non è però illimitata nel Pianeta Terra e pertanto si considerano molte di queste materie prime come “critiche” (“Critical Raw Materials”). Il riutilizzo, da prodotti “End of Life”, di elementi indispensabili per le fonti rinnovabili non è in ogni caso sufficiente, e la società è pertanto chiamata a sfruttare nuovi giacimenti minerari, a terra o sui fondali marini. L’approvvigionamento di materie prime critiche chiama in causa temi di accettabilità sociale e di sostenibilità ambientale. Saranno inoltre trattati gli approcci di base dell’economia circolare e della sostenibilità agroalimentare. Particolare risalto sarà dato a fonti rinnovabili meno conosciute come la geotermia (sia per la produzione di energia elettrica che di energia termica) caratterizzata dalla peculiarità di utilizzare una risorsa continua, cioè il sottosuolo, e non discontinua come per esempio il sole e il vento. Infine, sarà affrontato anche il tema della gestione delle risorse idriche superficiali e sotterranee. L’organizzazione delle 15 ore del corso, a seconda dell’interesse specifico delle classi, potrà essere modulata non solo con lezioni frontali ma anche con differenti attività di laboratorio e stage “open air” sul territorio. Gli studenti potranno trarre dal corso una visione transdisciplinare sulla transizione energetica ed ecologica che li potrà aiutare verso scelte consapevoli per la loro istruzione universitaria e il futuro mondo del lavoro.
3. ISTRUZIONE E RICERCA
Area tematica 4 PNRR:
3.1. Media education e diversity: media audiovisivi a supporto della cultura delle differenze
Dipartimento |
Referente |
Classi a cui è rivolto |
Quadrimestre |
DISCUI |
Stefania Antonioni |
III – IV – V |
gen/apr |
In uno scenario mediale complesso e composito come quello contemporaneo è sempre più importante riuscire a riconoscere gli effetti sociali e culturali delle rappresentazioni che vengono diffuse attraverso tutti i media (online e offline) e che contribuiamo in prima persona a far circolare. A partire dal riconoscimento di questo processo, il corso si propone di coniugare alcuni elementi di media education con l’educazione alla valorizzazione delle differenze, che può scaturire in prima battuta dall’analisi critica delle rappresentazioni prodotte e diffuse dai principali media e linguaggi audiovisivi: il cinema, la serialità televisiva, la pubblicità, i social media, le arti performative, ecc. Studenti e studentesse saranno coinvolti in un percorso che li/e condurrà dall’analisi delle rappresentazioni stereotipiche delle differenze globalmente intese, al tentativo di identificare la creazione di eventuali nuovi stereotipi e pratiche di strumentalizzazione della diversity attraverso il woke washing, sino all’individuazione di casi di buone pratiche da loro stessi/e proposti. L’attività formativa persegue quindi un duplice obiettivo: a) aumentare la consapevolezza della necessità di applicare uno sguardo critico e attento nel consumo degli audiovisivi, in particolare quando questi trattano temi “sensibili” come la narrazione e la messa in discorso delle differenze; b) fornire degli strumenti che possano essere utilizzati anche in chiave propositiva e costruttiva. Il corso avrà una vocazione laboratoriale e seminariale, tesa a mettere al centro le specificità di studenti e studentesse coinvolti/e che saranno sollecitati/e a una partecipazione attiva a tutte le attività pianificate. Per riuscire ad innescare una didattica collaborativa, verranno utilizzati contenuti e supporti audiovisivi e potranno essere proposte attività da svolgere in gruppi e role playing. Replicabilità massima: 3 volte
3.2. Cambiamento climatico e rischio idrogeologico
Dipartimento |
Referente |
Classi a cui è rivolto |
Quadrimestre |
DISPEA |
Simone Galeotti |
Nessuna preferenza |
set/dic – gen/apr |
L’impatto delle azioni dell’uomo sul sistema climatico è diventato, negli ultimi anni, uno degli argomenti più discussi sia a livello politico sia di ricerca. Gli impatti del cambiamento climatico in atto hanno e avranno ripercussioni in ambito sociale, economico e politico incidendo negativamente sulla vita quotidiana della popolazione. È evidente che il segmento primario di impatto è quello territoriale con un incremento notevole dei rischi legati a frane e alluvioni. In tale contesto, il corso fornisce i principi teorici e applicativi, del sistema climatico, della sua variabilità e degli impatti di questa sul rischio idrogeologico, anche in rapporto agli attuali cambiamenti indotti dall’azione dell’uomo. Gli obiettivi del corso sono: i) trasmettere la conoscenza del sistema climatico e delle sue componenti nonché dell’evoluzione climatica nel passato geologico e dell’impatto dell’uomo nel recente cambiamento in atto; ii) capire i potenziali scenari climatici futuri; iii) comprendere l’impatto che questi cambiamenti portano nella gestione del rischio idrogeologico (frane e alluvioni), con attenzione alle nuove tecnologie che possono essere utilizzate per fronteggiare questi problemi (ad esempio radar metereologici, droni, realtà virtuale ed aumentata e avanzati modelli numerici di simulazione). Il corso si svolgerà con una lezione introduttiva in aula (3 ore). Seguirà un’uscita sul territorio di una giornata (8 ore) con pullman. Un’ulteriore attività didattica in aula di una mattina (4 ore) servirà per riassumere le attività svolte e per analizzare tramite casi di studio reali le più innovative tecniche di rilievo e analisi per lo studio del clima e per la mitigazione del rischio idrogeologico. Numero massimo di volte che si è disposti a replicare il corso: 5 nei quadrimestri settembre/dicembre e gennaio/aprile (possibilmente tra settembre e febbraio).
3.3. La matematica come strumento di formazione e di sviluppo
Dipartimento |
Referente |
Classi a cui è rivolto |
Quadrimestre |
DISPEA |
Raffaella Servadei |
Nessuna preferenza |
set/dic |
La matematica ha una lunga tradizione presso tutti i popoli della storia antica e moderna. È stata la prima disciplina a dotarsi di metodi di elevato rigore e portata. Progressivamente ha ampliato gli argomenti della sua indagine e ha esteso i settori ai quali può fornire supporto. La matematica e il suo linguaggio costituiscono la chiave per comprendere il mondo che ci circonda. Questo corso ha un duplice scopo: da un lato mostrare come la matematica sia un importante strumento di formazione e di autovalutazione e, dall’altro, fornire agli studenti gli strumenti per utilizzarla al fine di porre o risolvere problemi, non solo quelli assegnati a scuola. I contenuti del corso saranno diversi a seconda delle classi coinvolte. Per gli studenti delle classi prime e seconde il corso intende puntare l’attenzione sul linguaggio logico-matematico, sul ragionamento e sull’astrazione. Durante il corso saranno proposti vari problemi, anche di natura pratica, e saranno discussi i possibili metodi per la loro risoluzione. Per gli studenti delle classi terze, quarte e quinte il corso intende fornire gli strumenti per autovalutare la propria preparazione e, sulla base di questo, per orientarsi nella scelta del percorso universitario. Durante il corso saranno discussi e commentati vari esempi di prove di verifica della preparazione iniziale, con particolare riferimento ai Test OnLine CISIA (TOLC), e verranno approfondite alcune tematiche oggetto di tali test. Inoltre verranno proposte delle simulazioni di tali test, per consentire agli studenti di valutare la propria preparazione. Nelle lezioni verranno coinvolti anche i docenti delle classi interessate, in modo che le attività proposte possano essere replicate anche dopo la conclusione del corso, sotto la guida del personale docente interno alle scuole. Periodo di svolgimento del corso: settembre-dicembre 2024.
3.4. La Storia Geologica dell’Appennino
Dipartimento |
Referente |
Classi a cui è rivolto |
Quadrimestre |
DISPEA |
Mauro De Donatis |
Nessuna preferenza |
Nessuna preferenza |
La Geologia dell’Appennino Umbro-Marchigiano mostra le pagine di circa 200 Milioni di anni di storia naturale e umana. Partendo da un continente emerso e smantellato dall’erosione, si passa all’individuazioni di mari simili a quelli tropicali Bahamiani, che nel corso del tempo diventano sempre più profondi, contigui ad un oceano, la Tetide. In circa 150 milioni Milioni di anni succedono molti eventi, registrati dagli stati di roccia attualmente affioranti: grandi estinzioni di massa, periodi con caratteristiche climatiche molto diverse, ecc. Poi, quasi all’improvviso, un’inversione nel movimento dei continenti porta all’incontro-scontro di Africa ed Europa con l’individuazione prima delle Alpi e quindi del nostro Appennino. Ancora molti eventi avverranno negli ultimi 10 Milioni di anni (l’erosione delle Alpi, registrata negli strati dell’Appennino, l’essiccamento del Mediterraneo, le ultime glaciazioni, la morfogenesi più recente) fino a raggiungere alla forma attuale del nostro Appennino, ancora molto vivo, che da una parte si innalza e dall’altra si abbassa con gli eventi sismici che per l’umanità diventano troppo spesso dei disastri. Ma i terremoti, le frane e le alluvioni, non sono nient’altro che momenti che contribuiscono anche alla creazione della bellezza nei nostri paesaggi. La specie umana, inserendosi adeguatamente, potrebbe godere di questa bellezza e essere meno spaventata e offesa dalla Natura, che, troppo spesso, per ignoranza, è considerata matrigna. Gli studenti potranno acquisire una conoscenza della Geologia, insieme ad una coscienza dei comportamenti individuali e sociali che limiti le conseguenze dei rischi naturali. Impareranno a fare osservazioni naturalistiche e registrarle in maniera adeguata. Il corso si svolgerà con una lezione propedeutica (3 ore) in aula. Seguirà un’uscita sul territorio di una giornata (8 ore) con pullman. Un ulteriore attività didattica in aula di una mattina (4 ore) servirà per creare insieme una presentazione che riassuma tutte le conoscenze acquisite e possa essere mostrata e condivisa con tutto l’istituto. Numero massimo di volte che si è disposti a replicare il corso: 5
3.5. Filosofia, processi educativi, democrazia
Dipartimento |
Referente |
Classi a cui è rivolto |
Quadrimestre |
DISTUM |
Stefano Azzarà |
IV – V |
Nessuna preferenza |
Obiettivo del modulo – che è raccomandato per il IV e soprattutto per il V anno delle scuole superiori e si rivolge a studentesse e studenti interessate/i alle scienze dell’educazione e più in generale agli studi umanistici – è illustrare il nesso tra riflessione filosofica e analisi e progettazione pedagogica nell’ambito dei processi educativi e dunque nella formazione della figura professionale dell’educatore e dell’educatrice e del/la pedagogista. Filosofia e educazione sono connesse sin dalle origini del pensiero occidentale nel concetto e nella pratica della paideia greca ma l’esigenza di una formazione integrale che accompagni l’autorealizzazione dell’essere umano rimane viva e presente sino al XX secolo sia in ambito filosofico che in ambito pedagogico; e questo nonostante l’evoluzione della società industriale e post-industriale abbia progressivamente curvato le dinamiche della formazione verso approcci sempre più specialistici e settoriali, complicati poi ulteriormente dalla rivoluzione digitale nella quale siamo immersi. Proprio attraverso l’educazione intesa come un complesso di percorsi che va anche al di là dell’ambito strettamente scolastico, è ancora possibile – è questa, in fondo, l’ipotesi speranzosa su cui si basa il nostro lavoro – realizzare quel «progresso intellettuale di massa» (Gramsci) che consente a ciascun individuo di prendere consapevolezza della propria immersione in un contesto culturale e in una visione del mondo determinata; così da diventarne soggetto attivo e intraprendere un percorso di superamento della propria condizione di subalternità, nella prospettiva della costruzione di una democrazia moderna e del consolidamento delle sue pratiche inclusive. Non possiamo nasconderci, però, che come l’emergere della figura dell’educatore è legata all’ultimo tratto del ciclo espansivo del dopoguerra e al fermento intellettuale che lo ha accompagnato (e che ha affidato più in generale un ruolo di avanguardia alle scienze umane), la crisi attuale della democrazia – una crisi della quale il modulo cercherà di scandagliare le ragioni profonde nelle trasformazioni economiche, politiche e culturali dagli anni Ottanta del Novecento ai nostri giorni – mette in discussione la funzione sociale e i compiti degli educatori e delle educatrici in senso ampio, costringendoli a riflettere sul proprio ruolo in una società neoliberale nella quale l’umanesimo stesso mostra chiari segni di logoramento. Il modulo – che tra i risultati di apprendimento si propone di promuovere un salto qualitativo nell’educazione civica di base degli studenti e delle studentesse interessati ma anche un orientamento iniziale allo studio di livello universitario e alla sua organizzazione – sarà composto dalle seguenti attività didattiche: lezioni frontali, discussione seminariale di testi e materiali multimediali, per un totale di 15 ore.
3.6. Leggere la letteratura del Novecento. Criteri e indicazioni per un nuovo approccio
Dipartimento |
Referente |
Classi a cui è rivolto |
Quadrimestre |
DISTUM |
Salvatore Ritrovato |
Nessuna preferenza |
Nessuna preferenza |
Il presente corso si propone di stimolare gli studenti alla conoscenza dell’articolato e complesso panorama della letteratura del Novecento, alla luce delle più recenti questioni emerse nel dibattito critico internazionale, e di introdurli alle sue dinamiche editoriali e culturali (sia quelle tradizionali legate alla stampa, sia quelle inerenti l’uso della rete). In particolare, si terrà conto delle seguenti questioni: – LETTERATURA, EDITORIA, GIORNALISMO: quali sbocchi lavorativi comporta un sistema letterario oggi sempre più legato alle strategie di mercato (dal giornalista culturale all’editor al correttore di bozze ecc.). – LE QUESTIONI DELLA LETTERATURA: a) la letteratura come “grammatica dei sentimenti” per comprendere l’Altro e il Diverso, e affrontare le differenze di Genere; b) dall’attenzione verso la natura e il paesaggio, al problema ecologico; c) tra letteratura “impegnata” e letteratura “che salva la vita”, le spinte divergenti di una scrittura fondata sul filtro mitico-simbolico della realtà, lontana dalla lingua dell’informazione e della comunicazione; – UNA METODOLOGIA PER LA LETTERATURA: a) superamento definitivo della vecchia concezione di una letteratura “per nazioni”, in direzione di una letteratura “globale” che segue traiettorie mondiali in continua evoluzione; b) i movimenti “egemonici” della geopolitica culturale, che la letteratura ora assimila e metabolizza, ora contesta e rifiuta, con serrata dialettica fra i pochi “centri” della società neocapitalistico-finanziaria e le innumerevoli “periferie” del mondo. Il presente corso prevede 15 ore di lezioni in presenza ed è rimodulabile in rapporto alla composizione anagrafica delle classi iscritte, in vista del raggiungimento di una prima conoscenza soddisfacente quanto a lessico, nozioni e visione d’insieme dell’oggetto del corso.
3.7. L’Università: le sue missioni, la scelta del percorso di formazione, partecipazione e orientamento al lavoro. Cosa sapere da subito per scegliere in modo consapevole
Settore | Referente | Classi a cui è rivolto | Quadrimestre |
Didattica, Post Laurea e Servizi agli Studenti | Simona Pigrucci | III, IV e V | Nessuna preferenza |
Il corso, contraddistinto da un forte grado di interattività con studentesse e studenti ha tre obiettivi: 1) introdurre al sistema della formazione superiore e in particolare all’Università, con-testualizzandola anche in relazione al quadro di riferimento della formazione europea; 2) fa-vorire l’acquisizione delle competenze utili per una scelta consapevole dei percorsi formativi post diploma in autonomia, quali: come sono organizzati i piani di studio? Quali sono le moda-lità di accesso? Quali sono le agevolazioni e le opportunità offerte dagli atenei? Quali sono le informazioni rilevanti e in cosa si può differenziare un corso di studio offerto da più atenei? Quali attività si possono fare all’Università? Quali sono gli strumenti di partecipazione? Come si collega il percorso di studio con gli sbocchi occupazionali? Ci sono altri percorsi formativi da intraprendere per completare la propria formazione, rispetto all’attività che si pensa di svol-gere? Il percorso viene strutturato stimolando una riflessione su quelli che sono i propri inte-ressi e le proprie aree di competenza e ponendoli in relazione con le opzioni offerte dalla for-mazione superiore, è quindi indirizzato anche a coloro che non hanno ancora maturato una scelta; 3) approfondire le esperienze che contribuiscono allo sviluppo delle competenze tra-sversali individuali offerte dalle Università, fortemente richieste sia nel privato che nel pubblico, quali tirocini, opportunità offerte dai programmi Erasmus, ecc. Parte delle attività vengono svolte in gruppo. Ogni corso viene in parte personalizzato attraverso l’approfondimento di te-matiche di interesse specifico rappresentate dal referente di istituto, da studentesse e studenti.
3.8. Ambienti terrestri ed extraterrestri estremi: caratterizzazione e applicazioni
Settore | Referente | Classi a cui è rivolto | Quadrimestre |
DISPEA | Simone Galeotti | Nessuna preferenza | Nessuna preferenza |
Il progetto ha lo scopo di fornire le basi della biologia e dell’ecologia degli ambienti estremi, dal punto di vista morfo-funzionale, evolutivo, ecologico e biotecnologico e delle strategie di gestione, sfruttamento sostenibile e conservazione delle sue risorse, anche nell’esplorazione spaziale e astrobiologica. Fondamenti fisico-chimici e geologici delle dinamiche degli ambienti estremi, incluso lo spazio, in particolare sotto l’aspetto delle loro interazioni con la componente biotica e con l’uomo. La ricerca scientifica in ambito biologico, biotecnologico degli ambienti estremi con quelli circostanti e la popolazione umana, incluso il rischio ambientale e tossicologico, le problematiche relative al loro sfruttamento e colonizzazione. Lo sviluppo del progetto verrà inizialmente affrontato utilizzando supporti informatici quali presentazioni e video allo scopo di illustrare le caratteristiche degli ambienti estremi, gli organismi che li popolano e le caratteristiche geofisiche in cui si sviluppano. Successivamente verranno portati a conoscenza delle moderne strumentazioni di indagine e di campionamento in ambienti estremi e inospitali, incluso quello extraterrestre e delle tecniche statistiche, informatiche e geoinformatiche di analisi e di archiviazione dei dati. Infine, saranno svolte attività di laboratorio dove scopriremo come le risorse “estreme” contribuiscono a un miglioramento dell’ambiente antropico anche attraverso la riduzione delle emissioni di CO2 e la diminuzione del consumo di H2O.
4. INCLUSIONE E COESIONE
Area tematica 5 PNRR:
4.1. Cosa vuol dire essere cittadini del nostro tempo: un viaggio multidisciplinare alla riscoperta della democrazia e dei diritti fondamentali.
Dipartimento |
Referente |
Classi a cui è rivolto |
Quadrimestre |
DESP |
Rosalba Rombaldoni |
Nessuna preferenza |
Nessuna preferenza |
Il corso vuole intende fornire un contributo per educare alla democrazia, alla cittadinanza, ai diritti fondamentali, con una nuova percezione di consapevolezza sociale e di democrazia partecipativa. Il cittadino di oggi, per trovare nuove risposte al suo bisogno di appartenenza, deve essere in grado di ri-orientarsi nella complessità delle società contemporanee in cui i fenomeni politici sono strettamente interrelati a quelli economici e sociali. I diritti politici, civili, di libertà e sociali corrispondono ad altrettante visioni della democrazia, ma come si traducono esattamente nella vita reale? Quali è giusto che siano tutelati e garantiti? Lo studente avrà la possibilità di rispondere a tali interrogativi e quindi d’imbattersi in una serie di declinazioni e prospettive del tema, tra le quali la partecipazione alla vita politica, la rappresentanza politica, la crisi e i valori della democrazia, le disuguaglianze socio-economiche, la minaccia della guerra, le devianze, le molteplici sfaccettature della società odierna (come la cultura alimentare, il valore del tempo libero) e molte altre ancora. In un approccio multidisciplinare, che spazia dalla storia alla filosofia, dal diritto alla geopolitica, verranno fornite conoscenze specifiche e con esse gli strumenti per imparare ad interpretare correttamente un documento, una fonte, un testo e quindi a ragionare in autonomia e sviluppare un proprio pensiero critico. Quest’ultimo obiettivo verrà perseguito attraverso un’interazione e una sollecitazione continua, con attività laboratoriali guidate dai docenti, sui punti critici del tema proposto, attingendo da una pluralità di fonti informative e documentali, per cercare di mettere a confronto più visioni dello stesso fenomeno ed essere quindi in grado di riconoscersi in una scelta ragionata e consapevole.
4.2. I molteplici volti dell’articolo 3 della Costituzione nell’era delle nuove disuguaglianze. Partecipazione democratica, inclusione sociale, pari opportunità.
Dipartimento |
Referente |
Classi a cui è rivolto |
Quadrimestre |
DIGIUR |
Licia Califano |
Nessuna preferenza |
Nessuna preferenza |
Il corso, articolato in cinque lezioni, approfondirà il significato e l’importanza dei principi di uguaglianza formale e sostanziale sanciti dall’art. 3 della Costituzione, pilastro dell’architettura della Carta fondamentale ma al contempo norma che attende ancora di essere pienamente attuata. Ne verranno esplorate le principali declinazioni applicative, individuando anche gli ostacoli che si frappongono alla sua completa realizzazione nell’ambito della partecipazione democratica, dell’inclusione sociale e dell’inserimento professionale e coinvolgendo gli studenti nella riflessione su iniziative legislative e culturali in grado di favorirne il superamento o almeno l’attenuazione. Saranno esaminati gli strumenti giuridici che assicurano la partecipazione alla vita democratica del Paese, sul versante attivo e passivo, analizzandone anche l’evoluzione anche alla luce dell’interazione innovativa offerta dalle nuove tecnologie, e l’impatto che le differenze sociali, economiche, culturali e di genere determinano sul concreto esercizio dei diritti politici “attivi”. Si dedicherà inoltre una specifica attenzione ai principi della parità di genere e della non discriminazione, anche salariale, nell’ambiente lavorativo, illustrando le soluzioni legislative dirette alla loro promozione e illustrando i mezzi di tutela giurisdizionale contro atti discriminatori. Una specifica riflessione sarà dedicata, infine, al rapporto tra genere femminile e professioni giuridiche, tracciando il percorso non privo di difficoltà che dal tardivo riconoscimento del diritto delle donne di accedere all’avvocatura e alla magistratura ha portato al progressivo conseguimento di ruoli di vertice e, al contempo, interrogandosi sulle residue difficoltà nella realizzazione di una parità sostanziale.
4.3. Prima lezione di diritto
Dipartimento |
Referente |
Classi a cui è rivolto |
Quadrimestre |
DIGIUR |
Chiara Gabrielli |
Nessuna preferenza |
gen/apr – mag/ago |
Come afferma un Maestro del diritto, Paolo Grossi, una società universale quale la comunità internazionale, due soggetti che vendono e comprano un bene, una tribù primitiva dell’Amazzonia e uno Stato dotato di un imponente apparato organizzativo hanno almeno un tratto comune: “quell’incontro che trasforma in sociale l’esperienza del singolo soggetto”. Si tratta di una trasformazione che presuppone la capacità del legislatore di esercitare una efficace mediazione giuridica, di raggiungere cioè un ragionevole ed equilibrato bilanciamento tra i diversi interessi e valori in conflitto. Gli studenti partecipanti, attraverso il dialogo con i docenti e il confronto con operatori della giustizia (magistrati, avvocati, funzionari pubblici), si avvicineranno allo studio del diritto inteso come esperienza culturale, chiave fondamentale per comprendere com’è organizzata la nostra società e come potrebbe esserlo in futuro: approfondiranno le caratteristiche strutturali della norma giuridica, le differenze rispetto ad altri tipi di norme, il suo significato relazionale, il fondamentale valore di coesione sociale; analizzeranno attraverso esempi concreti alcune peculiarità del linguaggio normativo; impareranno a utilizzare alcuni semplici strumenti per decodificarne il significato. La proposta intende stimolare la capacità critica dei partecipanti e rafforzarne la condivisione dei valori di convivenza democratica e di cittadinanza attiva, nonché la consapevolezza del ruolo imprescindibile che il diritto riveste nella società, nella famiglia, nella scuola e in ciascuna comunità, per regolamentare efficacemente nuovi fenomeni, riconoscere nuovi diritti e disciplinarli, soddisfare inedite esigenze politico-sociali, governare le risorse e le opportunità messe a disposizione dal progresso tecnologico e scientifico.
4.4. Cittadinanza attiva e benessere digitale: cittadine e cittadini attivi on line e off line
Dipartimento |
Referente |
Classi a cui è rivolto |
Quadrimestre |
DISCUI |
Stefano Brilli |
III – IV – V |
gen/apr |
In un concetto ampio di educazione civica, il corso vuole fornire alle studentesse e agli studenti conoscenze e competenze relative alla cittadinanza e alla partecipazione nella società digitale.
Il corso ha una vocazione laboratoriale e seminariale e si sviluppa in due macro-moduli: la comunicazione della Costituzione (due lezioni) e le competenze per la partecipazione e la cittadinanza attiva attraverso il digitale (tre lezioni). Il primo modulo sarà introdotto da una contestualizzazione storica, politica e sociale sulla scrittura della Carta costituzionale e prevede un’attività laboratoriale, incentrata sul debate o sul roleplay, nella quale le studentesse e gli studenti saranno invitati a esprimere e ragionare sul concetto dicittadinanza attiva. Il secondo modulo si concentra sulle competenze per incanalare gli strumenti e le pratiche digitali verso la partecipazione responsabile alla vita sociale e verso la costruzione di un ambiente online sostenibile per la collettività e il benessere individuale. Nel modulo verranno trattate le tematiche dell’identità online, del rapporto tra divulgazione e influencing nei social media e dell’attivismo politico e sociale nelle piattaforme. Le lezioni di questo modulo prevedono esercitazioni in classe volte a sviluppare un approccio da parte delle studentesse e degli studenti verso le piattaforme di cui fruiscono quotidianamente, ma che spesso vivono senza uno sguardo critico. Replicabilità massima: 3 volte
4.5. Il ruolo del tempo libero come bene comune e fattore di inclusione
Dipartimento |
Referente |
Classi a cui è rivolto |
Quadrimestre |
DISCUI |
Massimo Russo |
Nessuna preferenza |
set/dic |
Il corso sarà incentrato sul tempo libero, inteso come bene comune, in grado di favorire senso civico e buone pratiche. Il tempo libero – come fenomeno sociale – verrà analizzato, in un’ottica socio-economica e storico-comparativa. Si prenderanno in considerazione in particolare i cambiamenti intervenuti nella fascia giovanile generati dalle nuove tecnologie. L’intervento si articolerà in cinque moduli: 1. Definizione e inquadramento del tempo libero; il tempo libero nella storia universale e di ogni individuo; la nascita e l’evoluzione del tempo libero; la presa di coscienza del tempo libero; l’affermarsi del diritto al tempo libero a partire dell’età moderna.
Dare un senso al tempo e al tempo libero; il significato del tempo libero nel quotidiano; vivere il tempo libero nel presente e progettarlo nel futuro. 3. Come cambia la nostra relazione col tempo e col tempo libero; l’accelerazione tratto costitutivo del tempo moderno; a cosa serve il tempo libero. 4. Il tempo libero “tecnologico” tra istantaneità e simultaneità; avere tempo e disporre del proprio tempo; quantità e qualità del tempo libero; il tempo libero nella società dello spettacolo e del consumo. 5. L’essenzialità del tempo libero come fattore di inclusione; il tempo libero come programma sociale; prendere coscienza e fare esperienza del valore del tempo libero; il valore del tempo libero come fonte di benessere nella società tecnologica. La didattica sarà rivolta a un coinvolgimento attivo della classe, in un percorso di ricerca-azione, per avviare competenze teoriche specifiche, tali da sviluppare nella prassi percorsi di inclusione. Ci si attende che alla fine del tracciato i partecipanti padroneggino le abilità necessarie per articolare interventi programmati al fine di valorizzare il tempo libero, come presa di coscienza, nello sviluppo di valori capaci di stimolare partecipazione e forme di cittadinanza attiva.
4.6. I wish I were… HAPPY! Desideri e immaginazione contro le discriminazioni: storie, fiabe e nuvole di fantasia
Dipartimento |
Referente |
Classi a cui è rivolto |
Quadrimestre |
DISCUI |
Paola Del Zoppo |
Nessuna preferenza |
Nessuna preferenza |
Attraverso un metodo didattico attivo, partecipativo e paritario il corso mira a fornire gli strumenti per la lettura creativa e critica di testi artistici e letterari (dalla fiaba al fumetto fino al podcast), al fine di riconoscere e contrastare le forme di bullismo, sessismo, microaggressioni, passività aggressiva e conflitti interpersonali. Questa proposta si basa su alcune premesse: la concezione che scrivere e lavorare sull’arte sia di per sé la possibilità di “creare mondi” non passivi; l’idea che la narrazione, stabilendo connessioni con la realtà sociale, possa stimolare il senso di comunità; infine, la convinzione che la lettura attiva e critica possa concorrere alla capacità di immaginare e scegliere, in modo autonomo e consapevole, il proprio futuro relazionale, sociale e lavorativo. Alla luce di tali presupposti, attraverso attività e laboratori di lettura, di scrittura creativa e disegno a fumetti si inviteranno, quindi, studentesse e studenti a interagire con il futuro, plasmando artisticamente mondi in cui la violenza è assente e i valori positivi sono esaltati, in contrasto con l’utilitarismo odierno. Lo sviluppo dei contenuti e delle metodologie didattiche del corso consentiranno a studentesse e studenti di: -riconoscere le forme estetiche e sociali relative a manipolazione, bullismo, sessismo, microaggressioni, passività aggressiva e conflitti interpersonali; – leggere e interpretare e creare testi accompagnati da immagini; – riflettere sul senso della narrazione attraverso testi provenienti da diversi contesti nazionali, linguistici e culturali; – riconoscere e gestire desideri, paure e conflitti lavorando sulla de-escalation tramite l’immaginazione e l’invenzione.
5. SALUTE
Area tematica 6 PNRR:
5.1. Le piante e l’uomo: Ambiente e salute
Dipartimento |
Referente |
Classi a cui è rivolto |
Quadrimestre |
DISB |
Antonella Amicucci |
Nessuna preferenza |
Nessuna preferenza |
Il corso si svilupperà in 3 moduli di lezioni teoriche e laboratoriali riguardanti tematiche relative alle relazioni tra piante e uomo, ed i diversi aspetti strutturali e funzionali. Verrà focalizzata l’attenzione sul ruolo che i diversi composti fitochimici possono avere sulla salute umana. In particolare, verranno approfonditi gli utilizzi delle piante in ambito nutraceutico, alimentare e ambientale. Un primo modulo riguarderà i vari livelli della biodiversità vegetale e le relazioni con l’ambiente abiotico. Si approfondiranno alcuni aspetti della biodiversità tassonomica e fitochimica. Il modulo prevede due attività didattico-laboratoriali. Nel secondo modulo verrà analizzata la capacità delle piante di produrre metaboliti che contribuiscono alla salute e al benessere umano e ambientale, focalizzando l’attenzione sul fatto che il processo di sintesi comporta l’utilizzo di risorse rinnovabili e non inquinanti. I principi nutrizionali e le numerose sostanze di origine vegetale, dotate spesso di effetti farmacologici, rappresentano una risorsa fondamentale per l’industria alimentare, agroalimentare, farmaceutica e cosmetica. Il modulo prevede due attività didattico-laboratoriali. Un terzo modulo, in un’ottica di sostenibilità ambientale, approfondirà le attuali problematiche di aerobiologia, focalizzando l’attenzione sullo studio dei pollini allergenici in relazione al cambiamento climatico per la promozione della salute, mediante adeguata scelta di piante da inserire nel verde pubblico. Il modulo prevede una attività didattico-laboratoriale.
5.2. Biotecnologie applicate alla salute umana
Dipartimento |
Referente |
Classi a cui è rivolto |
Quadrimestre |
DISB |
Luca Galluzzi |
Nessuna preferenza |
Nessuna preferenza |
Il corso si propone di fornire agli studenti alcune conoscenze di base sulle applicazioni delle biotecnologie per la tutela della salute umana, nonché di fare esperienza di didattica partecipativa e laboratoriale, orientata dalla metodologia di apprendimento del metodo scientifico. In particolare, saranno trattati i principi e le tecniche di base della diagnostica molecolare e le sue applicazioni in diversi campi quali la rilevazione di patogeni, di markers di resistenza a farmaci, di mutazioni della sequenza del DNA o di modificazioni epigenetiche. Il corso, della durata di 15 ore, si articolerà in lezioni frontali tenute presso l’istituto scolastico, ed esperienze di laboratorio da svolgersi presso la sede di Fano della sezione di biochimica e biotecnologie (Palazzo S. Michele, via arco d’Augusto 2). Tramite questo corso, gli studenti potranno verificare e consolidare le proprie conoscenze, nonché l’interesse verso le tematiche trattate, al fine di aumentare la propria consapevolezza nel costruire il proprio progetto di sviluppo formativo. Gli argomenti trattati e il numero di ore dedicate a ciascun argomento sono dettagliati nella tabella seguente.
Argomento/titolo — Numero ore
- Curiosità sul genoma umano (2 ore)
- Manipolazione dei genomi (1 ora)
- Biotecnologie al servizio della salute pubblica: ricerca di virus patogeni di interesse umano (2 ore)
- Le malattie ereditarie a volte ci svelano l’evoluzione umana (2 ore)
- Il nostro destino è scritto solo nel DNA? (1 ora)
- Smanettiamo con il genoma (2 ore)
- Attività di laboratorio presso la sede di Biotecnologie di Fano (5 ore)
5.3. Il cibo e la sua influenza sulla salute dell’uomo
Dipartimento |
Referente |
Classi a cui è rivolto |
Quadrimestre |
DISB |
Carla Roselli |
Nessuna preferenza |
Nessuna preferenza |
Una nutrizione adeguata e l’elevata qualità del cibo rivestono un ruolo fondamentale nella preservazione del benessere umano. L’alimentazione corretta implica il soddisfacimento delle esigenze nutrizionali dei singoli individui, che variano in base al genere, all’età, allo stato di salute e a particolari condizioni fisiologiche. La contaminazione degli alimenti (Fisica, chimica e biologica) è un rischio per la salute dei consumatori quando elementi estranei o patogeni si introducono con l’alimentazione. La comprensione delle forme di contaminazione e delle modalità di trasmissione è fondamentale per sviluppare e implementare efficaci misure preventive. Per il mantenimento della salute umana, oltre a un regime alimentare appropriato e a un’alta qualità degli alimenti, vengono impiegati prodotti “salutari” e integratori alimentari. Questi possono contenere sostanze, estratti, semi e polveri che già conosciamo o componenti ancora poco noti. L’estrazione di composti bioattivi da matrici animali e vegetali andrebbe realizzata con tecnologie moderne rispettose dell’ambiente. Il corso ha lo scopo di affrontare con i ragazzi le seguenti tematiche:
Area Biochimica: Digestione e assorbimento dei nutrienti. Necessità nutrizionali e salute.
Area Microbiologica: Principali microrganismi patogeni, causa di infezioni e di intossicazioni alimentari.
Area Chimica: Contaminazione fisica e chimica. Proprietà di alimenti funzionali e novel foods. Tecnologie green per l’estrazione di composti bioattivi. Il Corso prevede lezioni frontali da svolgere nelle sedi delle scuole.
5.4. La promozione del benessere attraverso corretti stili di vita
Dipartimento |
Referente |
Classi a cui è rivolto |
Quadrimestre |
DISB |
Luciana Vallorani |
Nessuna preferenza |
Nessuna preferenza |
Promuovere la cultura della salute significa far prendere coscienza al soggetto delle sue scelte e far sì che salute e benessere diventino stili di vita. Pertanto il corso si prefigge di sensibilizzare i giovani e di guidarli verso scelte consapevoli e sostenibili. Il corso si propone di trattare i seguenti temi attraverso lezioni teoriche e attività pratiche: – Fattori di rischio comportamentali modificabili; – Il benessere psicologico passa attraverso lo stile di vita; – L’esercizio fisico come strumento per il benessere; – Il metodo scientifico come base per l’allenamento; – Nutrizione e salute. Ciascuna lezione promuoverà la partecipazione interattiva degli studenti e la comprensione dei contenuti trasmessi anche attraverso attività pratiche. Verranno inoltre fornite indicazioni da applicare direttamente alla vita quotidiana, mirate a promuovere salute e benessere anche a livello individuale.
5.5. Oltre il visibile: alla scoperta delle nuove tecniche Microscopiche
Dipartimento |
Referente |
Classi a cui è rivolto |
Quadrimestre |
DISB |
Michela Battistelli |
Nessuna preferenza |
Nessuna preferenza |
Il progetto ha lo scopo di fornire agli studenti alcune conoscenze di base sull’utilizzo delle diverse Tecniche Microscopiche che possono essere utilizzate per la tutela della salute umana, nonché di fare esperienza di didattica partecipativa e laboratoriale, orientata dalla metodologia di apprendimento del metodo scientifico. In particolare, saranno trattati i principi e le tecniche di base della Microscopia per lo studio di cellule e tessuti. Le lezioni teoriche e le esperienze di laboratorio saranno focalizzate sull’allestimento delle culture cellulari e la preparazione dei campioni per l’osservazione al microscopio elettronico. I ragazzi potranno fare un’esperienza completa di laboratorio partendo dallo sviluppo dell’idea progettuale all’osservazione al microscopio dei campioni. Gli studenti avranno la possibilità di capire come l’analisi morfologica possa essere utilizzata come sostegno e integrazione delle diverse analisi biochimiche. Le tecniche affrontate saranno le seguenti: – Microscopia elettronica a trasmissione; – Microscopia elettronica a scansione; – Microscopia Confocale. Le tematiche affrontate saranno: – Malattie dell’apparato scheletrico; – Nutraceutica e salute: prima del farmaco oltre l’alimento.
5.6. Le cellule staminali ed il loro utilizzo
Dipartimento |
Referente |
Classi a cui è rivolto |
Quadrimestre |
DISB |
Maria Cristina Albertini |
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Durante questo corso verranno fornite nozioni di base sulle cellule staminali sia umane che vegetali ed il loro utilizzo in diversi ambiti. In generale, le cellule staminali sono caratterizzate dalla loro potenzialità di generare cellule differenziate con caratteristiche specifiche in base al tipo di stimolazione che ricevono. Questo aspetto è essenziale sia in ambito umano che vegetale. In ogni caso, in entrambe le condizioni, un effetto positivo sulla salute sarà ben evidenziabile. Le cellule staminali umane verranno descritte per la loro caratteristica e potenzialità di utilizzo in ambito medico. Inoltre, si parlerà anche di cellule staminali vegetali e la loro potenzialità in ambito nutraceutico e cosmetico. Sono previste testimonianze in ambito medico mentre mostreremo cellule staminali vegetali in aula. In quest’ultimo caso, saranno anche descritti i metodi di utilizzo di queste cellule (estrazioni di molecole bioattive e formulazioni nutraceutiche e cosmetiche). Le cellule staminali vegetali saranno anche considerate per il loro utilizzo in ambito medico. Gli studenti, in questo modo, avranno la possibilità di capire le potenzialità delle cellule staminali e scoprire quanto siano importanti a livello applicativo in diversi ambiti. Evidenziando gli aspetti innovativi del loro utilizzo, gli studenti potranno avere una nuova visione dell’importanza dell’utilizzo delle cellule staminali per la nostra salute.
5.7. Comportamenti a rischio per la salute dei giovani: alcol, droghe, tabacco, scorretta alimentazione e malattie infettive a trasmissione sessuale.
Dipartimento |
Referente |
Classi a cui è rivolto |
Quadrimestre |
DISTUM |
Giuditta Fiorella Schiavano |
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È ormai largamente dimostrato che le abitudini di vita e le scelte individuali che assumiamo oggi condizionano significativamente la salute e il benessere di domani. Alimentarsi bene, non fumare, bere alcolici con moderazione, svolgere attività fisica e sportiva giusta per l’età, avere rapporti sessuali sicuri, guidare con prudenza sulle strade, sono i fattori che maggiormente consentono di allungare la vita in salute. È necessario quindi promuovere tra i giovani la cultura della salute e del benessere e far sì che diventino veri e propri stili di vita. Sono previste attività pratiche di laboratorio, relative soprattutto alle garanzie igienico-sanitarie degli alimenti; alla prevenzione delle contaminazioni alimentari e alla ricerca dei microrganismi negli alimenti. Gli esiti attesi sono l’acquisizione dei contenuti di base relativi all’importanza di attivare sin dalla giovane età comportamenti protettivi e stili di vita salutari che rappresentano un investimento fondamentale per la salute dell’adulto.
Che i corsi di cui al punto 1 possano essere tenuti da:
- professoresse e professori, ricercatrici e ricercatori di ateneo;
- assegniste e assegnisti, dottorande e dottorandi, personale tecnico-scientifico e tecnico-amministrativo, con il coordinamento di una ricercatrice, un ricercatore, una professoressa o un professore di ateneo;
- docenti a contratto entro il limite massimo di 1/3 del monte ore previsto per ogni corso, con il coordinamento del referente del corso o una professoressa o professore di ateneo;