Missione 4 — Istruzione e Ricerca

Orientamento attivo nella transizione scuola-università

COMPONENTE 1 “Potenziamento dell’offerta dei servizi all’istruzione: dagli asili nido all’Università” INVESTIMENTO 1.6 “Orientamento attivo nella transizione scuola-università” — PNRR MISSIONE 4

Programma dei Corsi di Orientamento PNRR offerti agli Istituti Scolastici di secondo grado – A.S. 2023/24

Le proposte di Orientamento nei confronti degli Istituti Scolastici di Secondo Grado sono state formulate secondo tematiche coerenti con le Aree di intervento definite del PNRR – Az. 4.1.6 (art. 1 del D.M. 934/2022) e precisamente:

    • Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura (PNRR tematica 1)
    • Rivoluzione verde e transizione ecologica (PNRR tematica 2)
    • Infrastrutture per una mobilità sostenibile (PNRR tematica 3)
    • Istruzione e ricerca (PNRR tematica 4)
    • Inclusione e coesione (PNRR tematica 5)
    • Salute (PNRR tematica 6)

Con la nuova progettazione per l’a.s. 2023-24 le tematiche proposte sono passate da 28 a 37 per meglio rispondere alle esigenze degli Istituti Scolastici.

La progettazione – coordinata dalla Delegata all’Orientamento dalla Commissione Orientamento e dal Prorettore alla Didattica, con il supporto dell’Ufficio Orientamento di Ateneo – ha coinvolto tutti i Dipartimenti, che hanno formulato le proposte di corsi in base all’indirizzo disciplinare di riferimento.

Gli Istituti Scolastici possono contattare l’Ufficio Orientamento (orientamento@uniurb.it) per richieste di programmazione e convenzionamento.

Di seguito viene riportata la sintesi delle proposte di progetto e intervento per macroarea formativa.

AREE TEMATICHE DI INTERVENTO OFFERTE AGLI ISTITUTI SCOLASTICI N. proposte
Digitalizzazione, Innovazione, competitività e cultura (PNRR tematica 1) 10
Rivoluzione verde e transizione ecologica (PNRR tematica 2) 7
Infrastrutture per una mobilità sostenibile (PNRR tematica 3)
Istruzione e ricerca (PNRR tematica 4) 7
Inclusione e coesione (PNRR tematica 5) 4
Salute (PNRR tematica 6) 9
Totale corsi offerti 37

In linea con quanto richiesto dalla programmazione ministeriale, si fornisce la ripartizione delle convenzioni sottoscritte per tipologia di Istituzione Scolastica e la partecipazione programmata da parte di studentesse e studenti.

scopri le tematiche dei corsi

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Studentesse e studenti coinvolti nelle iniziative di orientamento (programmazione)

Studentesse e studenti

Ripartizione  Studentesse e studenti coinvolti per Tematica PNRR (%)

  • Digitalizzazione, Innovazione, competitività e cultura (PNRR tematica 1) -% -%
  • Rivoluzione verde e transizione ecologica (PNRR tematica 2) -% -%
  • Istruzione e ricerca (PNRR tematica 4) -% -%
  • Inclusione e coesione (PNRR tematica 5) -% -%
  • Salute -% -%

Istituzioni Convenzionate A.S. 2023-2024

Licei

Istituti Tecnici

Istituti professionali

1. DIGITALIZZAZIONE, INNOVAZIONE, COMPETITIVITÀ E CULTURA

Area tematica 1 PNRR:

1.1. Nuove professioni e competenze nel mondo delle imprese

Il corso ha come obiettivo quello di individuare e analizzare in dettaglio professioni e competenze richieste nelmercato del lavoro attuale. Il contesto economico e delle imprese in questi anni è infatti caratterizzato da cambiamenti sostanziali nel mercato sul lato della domanda, dall’impatto delle tecnologie digitali e dall’affermarsi di nuove esigenze/priorità sul piano della sostenibilità socioambientale. Gli studenti lavoreranno in gruppi su aree tematiche di loro interesse (es. settore moda, settore bancario, project management, risorse umane,processi digitali) sviluppando un’analisi riguardo:

  • posizioni/ruoli per giovani diplomati/laureati attivati nelle imprese; profili richiesti per tali posizioni/ruoli (hard skills e soft skills);
  • modalità di contatto/interazione (es. ricerca del lavoro on- line, colloquidi lavoro) con soggetti attivi nel mercato del lavoro;
  • tipo di offerta economica e modalità di inserimento in azienda

Le attività prevedono 15 ore di lavoro suddivise in:

  • seminari introduttivi sui temi del corso;
  • testimonianze di imprenditori/manager e giovani laureati;
  • lavori di gruppo su casi aziendali rilevanti con la supervisione del docente.

Gli esiti attesi in termini di apprendimento riguardano quattro aspetti specifici:

  1. sviluppo di conoscenze inerenti alle dinamiche di innovazione tecnologica e organizzativa nelle imprese;
  2. maggiore comprensione dei processi di selezione e inserimento del personale e dei giovani nelle aziende (secondo la prospettiva delle Risorse Umane);
  3. sviluppo di capacità di lavoro in team e di problem solving;
  4. facilitare l’orientamentouniversitario connettendo sbocchi professionali innovativi con percorsi formativi post-diploma.
Dipartimento DESP
Referente Alessandro Pagano
1.2. Il ruolo del marketing e della comunicazione nelle organizzazioni: processi e nuove professionalità in era digitale

Il corso ha lo scopo di descrivere i cambiamenti in atto nel marketing e nella comunicazione per effetto della rivoluzione digitale e le principali competenze richieste, illustrando esempi tratti dal mondo delle imprese e istituzioni e coinvolgendo attivamente gli studenti.

Tematiche:

  • tirocinio formativo universitario;
  • nuove competenze richieste in area marketing e comunicazione in era digitale;
  • approccio strategico al digitale (analizzare, pianificare e misurare i risultati);
  • customer journey, obiettivi e strategie di content marketing, storytelling e copywriting;
  • gestione di sito web, social network, digital advertising, e-mail marketing, etc.
  • influencer marketing, coinvolgimento attivo con esempi di noti influencer di interesse e invitando un nano-influencer.

Attività:

  • lezioni frontali;
  • illustrazione di esempi tratti dalle imprese di vari settori dalla cosmetica e legnoarredo ad agenzie di comunicazione, turismo, ambito museale e culturale più in generale;
  • incontri con esperti, un tour operator, il responsabile comunicazione di un museo, e un nano- influencer;
  • esercitazioni di gruppo;
  • discussione in aula di casi aziendali di successo;
  • visita presso gli uffici e i laboratori di palazzo Ducale di Urbinoin cui si realizzano iniziative di comunicazione (es. creazione di video) e attività di restauro (con nuovi strumenti tecnologici).

Esiti:

  • incuriosire fortemente verso professioni e competenze già connaturali ai nativi digitali;
  • fare comprendere l’importanza di un approccio professionale, strategico al digital marketing;
  • trasmettere entusiasmoe motivare gli studenti a intraprendere il percorso di studi universitario prima di svolgere le professioni nel marketing e nella comunicazione oggi fortemente richieste, interessanti e remunerative.
Dipartimento DESP
Referente Emanuela Conti

1.3. Competenze imprenditoriali e startup

L’obiettivo del corso è favorire lo sviluppo delle competenze imprenditoriali degli studenti. L’imprenditorialità viene considerata dall’Unione Europa come una delle competenze chiave di cui ogni persona, indipendentemente dall’attività a cui si dedica, dovrebbe disporre per poter essere un cittadino consapevole e capace di partecipare attivamente al contesto socio-economico di appartenenza. Sviluppare le competenze imprenditoriali, quindi, non significa necessariamente imparare ad avviare un’impresa, ma acquisire un mindset utile ad agire di fronte alle sfide e agli ostacoli, favorendo l’abilità individuale di trasformare un’idea in azione. Gli studenti lavoreranno in gruppi con la guida di un docente che solleciterà l’elaborazione di idee imprenditoriali su tematiche di loro interesse (es.: il protagonismo giovanile in campo economico, sociale e culturale, la sfida ambientale e la transizione ecologica, la sostenibilità, la digitalizzazione, la transizione scuola- università, ecc.) e ne guiderà lo sviluppo attraverso lo svolgimento delle seguenti attività:

  • generazione delle idee imprenditoriali attraverso brainstorming strutturato e selezione delle migliori proposte;
  • descrizione della “personas” mediante “personas canvas”;
  • sviluppo della “value proposition” mediante “value proposition canvas”;
  • validazione delle idee imprenditoriali mediante la redazione del “business model canvas”.

Le attività prevedono 15 ore di lavoro suddivise in:

a) un seminario introduttivo sul tema e l’organizzazione del corso;
b) testimonianze di giovani startupper;
c) lavori di gruppo sull’individuazione, lo sviluppo e la validazione delle idee imprenditoriali.

Gli esiti attesi in termini di apprendimento riguardano tre ambiti connessi allo sviluppo delle competenze imprenditoriali:

1) miglioramento della capacità di trasformare le idee in azioni nella vita reale;
2) sviluppo della capacità di lavorare in squadra;
3) maggiore comprensione dei processi di creazione, sviluppo e validazione delle idee imprenditoriali.

Dipartimento DESP
Referente Annalisa Sentuti

1.4. Io ci sono: corporeità, connessione emotiva e digitale nella relazione con l’altro

Pensarsi nella relazione con l’altro, face to face o in connessione digitale, permette una maggiore conoscenza diSé, indispensabile anche per una migliore, empatica e più approfondita, conoscenza dell’altro, spesso impedita dalla velocità della comunicazione. Essere consapevoli del proprio Sé, nelle differenti forme di comunicazione,promuove la capacità di scegliere la forma di comunicazione più opportuna, (face to face o digitale), in base allecircostanze ed alla ripercussione psicologica che queste hanno sugli interlocutori. L’assenza o la presenza delcorpo, la chiusura o l’apertura di canali empatici, infatti, rappresentano una variabile carica di significati per la ricchezza dello scambio comunicativo in una realtà in cui lo spazio digitale è sempre più spazio di vita.

Dipartimento

DISTUM

Referente

Tiziana Schirone

1.5. Mind me/You: competenza emotiva e sociale a scuola

In adolescenza la capacità di riconoscere e gestire le emozioni è parte delle competenze life-skills necessarie per sviluppare autoconsapevolezza (selfconfidence), gestione delle emozioni (in particolare stress ed emotività negativa) e comprensione dell’altro (empatia). Le emozioni possono avere un impatto sulla vita scolastica in termini di apprendimento (funzioni cognitive) e socializzazione. Mentalizzare le emozioni permette di avere maggiori risorse a disposizione delle funzioni cognitive, prevenire eventuali conseguenze negative stress-correlate e sviluppare un senso di appartenenza in un modello di ecologia affettiva-relazionale.

L’attività formativo-laboratoriale proposta vuole coadiuvare la consapevolezza emotiva, la capacità empatica e ilsenso di comunità che sappiamo essere fattori protettivi nello sviluppo delle competenze psicologiche e nella prevenzione del disagio stress-correlato. Sono previste attività di emotional mapping e mindfulness (lavori individuali, di gruppo e role-playing)

Dipartimento

DISCUI

Referente

Elena Acquarini

1.6. Informatica e pensiero. Dai linguaggi naturali ai linguaggi artificiali

Il corso si focalizzerà sui concetti di Pensiero Critico e di Risoluzione di Problemi, contestualizzandoli all’interno delle discipline logiche e informatiche. In particolare, i cinque argomenti che verranno trattati sono: 1) Analisi del concetto di razionalità (Mirko Tagliaferri): si analizzerà il concetto di razionalità attraverso esempi e casi emblematici in cui il pensiero umano è vittima di errori di valutazione. Si discuterà come evitare tali problemi attraverso lo studio di differenti discipline. 2) Le varie forme del ragionamento umano (Pierluigi Graziani): si introdurrà il concetto di ragionamento umano, discutendo varie forme di ragionamento tipiche e valutando in quali contesti questi ragionamenti sono appropriati. 3) I linguaggi formali (Giovanni Molica Bisci): si discuterà lapratica di formalizzazione del linguaggio naturale, introducendo gradualmente gli studenti ai linguaggi logici. 4) Informatica e informazione (Alessandro Bogliolo): si fornirà agli studenti una introduzione alla disciplina informatica, concentrandosi sul concetto di informazione e come essa possa essere concettualizzata. 5) I metodi algoritmici (Alessandro Aldini): si discuteranno le principali strategie di risoluzione di problemi tipicamente utilizzate in ambito informatico. Gli studenti partecipanti, al termine del corso, sapranno come organizzare le informazioni ricevute e come utilizzarle in modo appropriato per completare buoni ragionamenti. Inoltre, sapranno valutare quali sono le migliori strategie di azione per risolvere varie tipologie di problemi. Il corso alternerà momenti di didattica frontale a momenti di interazione con gli studenti, che verranno costantemente messi alla prova sui concetti appresi.

Dipartimento

DISPEA

Referente

Mirko Tagliaferri

1.7. La cultura imprenditoriale. Economia e gestione delle imprese turistiche. La cultura imprenditoriale per lo sviluppo di un turismo sostenibile esperienziale e digitale.

Il corso ha l’obiettivo di presentare agli studenti il funzionamento e le dinamiche dei sistemi turistici, dal lato della domanda e dell’offerta, anche attraverso l’approfondimento dei trend che oggi stanno maggiormente caratterizzando lo sviluppo del turismo, come l’economia e il marketing delle esperienze, l’approccio alla sostenibilità e l’utilizzo delle tecnologie (ICT). Le attività previste riguarderanno principalmente lezioni frontali sui concetti chiave, lavori di gruppo e analisi di casi studio reali.

Lo sviluppo dei contenuti e delle metodologie didattiche del corso consentiranno agli studenti di:

  • comprendere il funzionamento del sistema turistico locale;
  • relazionarsi con le imprese e le aziende di promozione turistica del territorio con l’obiettivo di acquisire lecompetenze trasversali e professionali da spendere nel mondo del lavoro;
  • comprendere l’importanza degli approcci sostenibili per la tutela del patrimonio culturale e ambientale;
  • capire il ruolo del Turismo Esperienziale come modello di valorizzazione delle risorse turistiche locali autentiche e tradizionali;
  • valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali;
  • far prendere coscienza delle reali opportunità e degli sbocchi occupazionali coerenti con il proprio percorso di studi.

Dipartimento

DISCUI

Referente

Barbara Francioni

1.8. Comunicazione interculturale. Diversamente parlando

Il corso mira a stimolare i ragazzi a una riflessione sul concetto di cultura e a sviluppare dinamiche di gruppofavorevoli all’accoglienza e al rispetto reciproco. L’obiettivo atteso è di guidare gli studenti verso il superamento della diffidenza nei confronti della diversità tramite il dialogo e il confronto interculturale. Il corso presenta un carattere laboratoriale e interattivo ed è così articolato:

Dalla cultura alle culture: in questo modulo si analizzerà il concetto di cultura e intercultura a partire dai modelli teorici che ci aiutano a definirla. Cultura, identità e individualità: la percezione di sé e degli altri. In questo modulo si solleciteranno riflessioni guidate sui concetti di cultura e di identità e sulle loro tante sfaccettature (es. cultura/identità nazionale, linguistica, ecc.). In seguito gli studenti saranno invitati a creare una personale mappa della propria identità e dei propri valori. L’incontro interculturale è un percorso ad ostacoli: in questo modulo si descriveranno i principali problemi comunicativi legati all’uso della lingua e si forniranno esempi di fraintendimenti interculturali dovuti alla comunicazione non verbale. Oltre il culture-shock: come si sviluppa la competenza interculturale? In questo modulo si illustreranno brevi racconti di shock culturale e si inviteranno gli studenti a condividere esperienze personali. Si rifletterà inoltre sulle abilità relazionali e sul processo di sviluppodella sensibilità interculturale. Loro (non) sono come noi: in questo modulo si analizzerà l’influenza della cultura sulla percezione, si illustrerà il significato di etnocentrismo e si esplorerà il funzionamento di stereotipi e pregiudizi.

Periodo di svolgimento: II semestre

Dipartimento

DISCUI

Referente

Giuseppe Maugeri

1.9. Laboratorio di lingua italiana: un percorso guidato e in autovalutazione per facilitare comprensione e produzione di lingua scritta e orale.

Il corso ha come obiettivo il potenziamento delle competenze linguistiche e comunicative finalizzate allo studio.In particolare, mira a potenziare da un lato abilità di tipo ricettivo come a) prendere appunti e b) mettere in atto strategie di lettura efficaci, e dall’altro abilità di tipo attivo come c) costruire una mappa e d) usare il registro linguistico più appropriato dato un determinato contesto comunicativo. Le abilità oggetto di potenziamento saranno valutate sia in entrata sia in uscita attraverso la somministrazione di un Test in autovalutazionestrutturato come segue: – Ascolto (multiple choice e completamento mappa) – Lettura (multiple choice ecompletamento mappa) – Uso della lingua (cloze test, morfosintassi, lessico, connettori, punteggiatura, stesura mail).

Il corso sarà articolato come segue – Somministrazione del test in entrata – Come prendere appunti

  • Perché sto leggendo? Introduzione alle strategie di lettura (scanning; skimming) – Come si costruisce una mappa? Introduzione alle tipologie di mappe e alle tecniche di costruzione di mappe
  • Quale italiano? Il ruolo del contesto Introduzione delle principali strutture linguistiche che caratterizzano l’italiano formale in contrapposizione con le altre varietà linguistiche dell’italiano. – Somministrazione del test in uscita

Periodo di svolgimento: I semestre

Dipartimento

DISCUI

Referente

Gloria Cocchi

1.10 Sostenere il patrimonio culturale: conservazione e restauro tra arte e scienza

Nell’ottica di promuovere incontri con studenti dell’ultimo triennio delle scuole superiori per acquisire una migliore consapevolezza nei riguardi delle future scelte in ambito universitario e lavorativo, si propone una serie di attività volte alla sensibilizzazione dei giovani nei confronti del patrimonio culturale l.s. e della sua tutela. Il corsoè articolato in seminari specifici tenuti da docenti dell’Ateneo e da professionisti del restauro, conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale che condivideranno con gli studenti momenti di coinvolgimento attivo riguardo alla conoscenza, alla documentazione digitale, all’applicazione delle principali tecniche diagnosticheutilizzate nello studio e nella tutela dei beni culturali e alla progettazione degli interventi. Particolare attenzione sarà dedicata al ruolo della formazione universitaria (acquisizione di strumenti culturali) come base di partenza per costruire un futuro professionale con applicazioni innovative e sostenibili. Nelle 15 ore del corso sono previste almeno 6 ore di lezione presso i Laboratori di Restauro della Scuola di Conservazione e Restauro dei Beni Culturali dell’Ateneo (Urbino). 

Dipartimento

DISPEA

Referente

Patrizia Santi

2. RIVOLUZIONE VERDE E TRANSIZIONE ECOLOGICA

Area tematica 2 PNRR:

2.1. Sostenibilità ambientale: ostacoli, attori e strategie

L’obiettivo del corso è di offrire una panoramica riguardo al concetto di sostenibilità ambientale e dei principaliostacoli al suo perseguimento. In particolare, oltre a una introduzione ai concetti principali, si analizzeranno in dettaglio le implicazioni per cittadini, imprese e settore pubblico delle principali sfide (e risposte) ambientali. Le attività prevedono 15 ore di lavoro suddivise come segue. La prima parte del corso (6 ore) prevede incontri diapprofondimento sui seguenti temi: • Crescita economica, sviluppo e sostenibilità • Definizione dei diversi concetti di sostenibilità ambientale • Principali sfide ambientali e implicazioni per cittadini, imprese, settorepubblico • Principali iniziative globali, europee e locali a favore della sostenibilità ambientale • Effetti distributivi Laseconda parte (2 ore) consisterà nella testimonianza di uno/a o più esperti/e impegnati/e in attività a favore della sostenibilità provenienti dal mondo dell’impresa o del settore pubblico. La terza parte del corso (7 ore) prevede attività di lavoro di gruppo su tematiche scelte dagli studenti e delle studentesse, finalizzate a comprendere il ruolo dei diversi soggetti (imprese, cittadini, settore pubblico) nell’affrontare le sfide ambientali. In questa parte èprevista anche la restituzione al resto della classe dei risultati dell’attività dei diversi gruppi. L’esito atteso del corso è di aumentare la consapevolezza degli studenti e delle studentesse della pervasività del tema della sostenibilità ambientale e della necessità di azioni trasversali nei diversi ambiti della nostra società.

Dipartimento

DESP

Referente

Giovanni Marin

2.2. Ambiente bene comune. Politiche legislative e strumenti di tutela giuridica nell’era della transizione ecologica.

Il corso, articolato in cinque lezioni, affronterà, attraverso il confronto con gli studenti e il contributo di docenti edi esperti, la nozione giuridica del bene ambiente, ricavandola dall’ordinamento interno e dalle fonti sovranazionali e confrontandola con quella che emerge dalle legislazioni di altri Stati membri dell’Unione europea.

In particolare, verrà dapprima ricostruito il concetto “costituzionale” di ambiente, alla luce dell’art. 9 della Costituzione, nel quale, accanto al tradizionale riferimento alla tutela del paesaggio, la legge cost. n. 1 del2022 ha recentemente aggiunto l’esplicito richiamo alla protezione dell’ambiente, della biodiversità, degli ecosistemi e degli animali. Saranno poi analizzate le prescrizioni contenute nel Codice dell’ambiente, nelCodice dei beni culturali e del paesaggio, nelle direttive e nei regolamenti U.E., anche attraverso l’esame di alcuni casi pratici e delle più significative decisioni giurisprudenziali.

L’obiettivo è quello di stimolare una riflessione critica e partecipata sull’efficacia e sull’organicità delle politichelegislative interne che riguardano i beni ambientali e dei principali strumenti di tutela di cui l’ordinamentoitaliano si è dotato rispetto ad abusi e violazioni delle regole elaborate a tutela dell’integrità e della salubrità dell’ambiente complessivamente inteso; ciò nel convincimento che, costituendo quest’ultimo patrimonio “anche delle generazioni future”, come afferma l’art. 9 Cost. riformato, la sua salvaguardia implichi una consapevoleresponsabilità tanto del giurista quanto del cittadino. 

Dipartimento

DIGIUR

Referente

Luca Di Giovanni

2.3. Materie prime critiche, rinnovabili ed economia circolare nella società della transizione ecologica

Il corso cercherà di rendere consapevoli gli studenti sulla relazione esistente tra materie prime e transizione ecologica. L’energia verde necessita infatti di numerosi elementi chimici derivanti dai minerali, il cuisfruttamento è legato a un delicato equilibrio fondato sulla sostenibilità ambientale. Il riutilizzo, da prodotti “end of life”, delle cosiddette materie prime critiche (“Critical Raw Materials”) non è in ogni caso sufficiente asostenere il fabbisogno della transizione ecologica e la società sarà pertanto chiamata a sfruttare riserve minerarie (terrestri o sui fondali marini) la cui disponibilità nel Pianeta Terra non è illimitata. Inoltre, la presenzanaturale di “Critical Raw Materials” solo in territori di determinati Paesi sta già influenzando fortemente gli equilibri geopolitici internazionali e l’economia mondiale. In un contesto di economia circolare, la trasformazione di sottoprodotti derivanti dall’industria potrà essere efficacemente implementata e indirizzata verso nuovi materiali tecnologici. Uno sguardo particolare sarà infine rivolto a fonti rinnovabili con grandi potenzialità di sviluppo e a basso impatto ambientale come l’energia geotermica. Gli studenti potranno trarre dal corso una visione onnicomprensiva e transdisciplinare della transizione ecologica ed energetica che li potrà aiutare verso scelte consapevoli per la loro istruzione universitaria e il futuro lavoro.

Dipartimento

DISPEA

Referente

Alberto Renzulli

2.4. Il rischio climatico: mitigazione e adattamento

Il corso tratta il tema del Global Change. Vengono presentate le basi scientifiche del cambiamento climatico attraverso un’introduzione al sistema climatico, alle sue componenti e alle sue dinamiche, con particolare riferimento al ciclo del carbonio. È quindi discussa la variabilità climatica naturale attraverso le variazioni registrate nel passato geologico. Uno sguardo approfondito viene dato all’impatto dell’uomo sul processo dicambiamento climatico in atto e sugli scenari futuri di evoluzione del sistema climatico. Su questa base sono discusse le necessità di azioni di mitigazioni e di adattamento a livello globale e locale, con particolareriferimento alla gestione territoriale e alla green economy. Il corso è suddiviso in sei moduli come segue: – variabilità naturale del sistema climatico – global warming e scenari futuri – politiche e azioni di mitigazione -impatti del cambiamento climatico sulla gestione territoriale – economia dei disastri naturali – mettiamo in circolo irifiuti. Il corso è erogato attraverso lezioni frontali seguite da una discussione con gli studenti.

Il principale risultato atteso è l’aumento di consapevolezza da parte degli studenti circa: – i processi e le dinamiche che regolano il cambiamento climatico in atto, con particolare riferimento al ciclo del carbonio eall’influenza antropica – gli impatti del cambiamento climatico a livello globale, regionale e locale – la necessità di consistenti politiche di mitigazione e adattamento

Dipartimento

DISPEA

Referente

Simone Galeotti

2.5. Sostenibilità ambientale: tutela e valorizzazione della biodiversità

Il corso si svilupperà in tre moduli di lezioni teoriche riguardanti tematiche legate all’ambiente, alla biodiversità e allo sviluppo sostenibile, ai metodi di studio, e alla loro applicazione in varie matrici ambientali.

Un primo modulo riguarderà il ruolo della ricerca per la biodiversità dei mari e per la sostenibilità trattando nello specifico le alterazioni dell’ecosistema marino da urbanizzazione (reflui urbani, eutrofizzazione e microplastiche) e in relazione ai cambiamenti climatici. In particolare, saranno focalizzate riflessioni su adattamento emitigazione da parte degli ecosistemi alla crisi climatica e una migliore conservazione del capitale naturale e dei servizi ecosistemici che ne derivano.

Un secondo modulo eluciderà l’impiego di strategie sostenibili che favoriscano la conservazione della fertilità biologica del suolo, eludendo input energetici e chimici; nello specifico verranno presi in esame microrganismi quali i funghi micorrizici, in grado di degradare, trasformare e traslocare nutrienti, e proteggere le piante simbionti da stress ambientali e biotici, e importanti per il mantenimento del bosco e del patrimonio biologico che detiene.

Un terzo modulo sarà focalizzato sulla valutazione della sostenibilità di tecniche alternative (per esempio oli essenziali) ai prodotti di sintesi attraverso l’uso di nematodi terrestri a vita libera, mostrando tutte le tecniche microscopiche impiegate per l’analisi della biodiversità tassonomica e funzionale della fauna edafica come bioindicatore dello stato di salute degli ecosistemi.

Il corso prevede inoltre esercitazioni di laboratorio pertinenti con le tematiche enunciate.

Dipartimento DISB
Referente Antonella Amicucci

2.6. Ambienti estremi e applicazioni biologiche

Il progetto ha lo scopo di fornire le basi della biologia e dell’ecologia degli ambienti estremi, dal punto di vista morfofunzionale, evolutivo, ecologico e biotecnologico e delle strategie di gestione, sfruttamento sostenibile e conservazione delle sue risorse, anche nell’esplorazione spaziale e astrobiologica. Fondamenti fisico-chimici egeologici delle dinamiche degli ambienti estremi, incluso lo spazio, in particolare sotto l’aspetto delle loro interazioni con la componente biotica e con l’uomo. La ricerca scientifica in ambito biologico, biotecnologico degli ambienti estremi con quelli circostanti e la popolazione umana, incluso il rischio ambientale e tossicologico, i problemi derivanti dal loro sfruttamento e colonizzazione, con particolare riguardo per la gestionee lo sfruttamento delle risorse ambientali estreme; un’approfondita conoscenza delle moderne strumentazioni di indagine e di campionamento in ambienti estremi ed inospitali.

Lo sviluppo del progetto verrà inizialmente affrontato utilizzando supporti informatici quali slides e video che illustrerà gli ambienti estremi, gli organismi che li popolano e le caratteristiche geofisiche in cui si sviluppano. Successivamente verranno portati a conoscenza delle moderne strumentazioni di indagine e di campionamento in ambienti estremi ed inospitali, incluso quelli spaziali e dell’applicazione delle tecniche statistiche, informatichee geoinformatiche di analisi e di archiviazione dei dati tramite l’utilizzo di software open source. Infine, verranno forniti strumenti e competenze per la comunicazione e la gestione dell’informazione biologica, biotecnologica ed ambientale, le implicazioni giuridiche ed etiche relative allo sfruttamento delle risorse biologiche e genetiche, delle implicazioni esplorative e di sfruttamento degli ambienti estremi

Dipartimento

DISB

Referente

Maria Cristina Albertini

2.7. Bioindicatori per l’analisi della qualità ambientale: innovazione attraverso l’uso di Isopodi terrestri e invertebrati marini

La transizione ecologica è diventata una priorità per la salvaguardia del pianeta, soprattutto nel nostro Paese incui osserviamo un inarrestabile consumo di suolo, una bassa percentuale di acque interne caratterizzate dabuono stato ecologico e un ecosistema marino in condizioni lontane dalla soglia di sostenibilità (rapporto ISPRA, 2021).

Il Corso è basato su un nostro Progetto di ricerca il cui scopo è stabilire un test rapido/riproducibile per la valutazione della qualità degli ambienti terrestre e marino attraverso l’uso della Citometria a Flusso.

Il Corso intende trattare nella prima parte generale diverse tematiche di stampo ambientale, quali: inquinamento terrestre e acquatico, cause e contaminanti emergenti; valutazione della qualità ambientale grazie all’impiego diorganismi viventi che fungono da indicatori, i cosiddetti bioindicatori; accenni ai Servizi Ecosistemici.

La seconda parte generale verterà su argomenti di biologia, in particolare biologia cellulare e cenni di immunologia.

La terza parte, più pratica, interdisciplinare e di ricerca, intende unire le parti Ecologico-Ambientale e Biologica partendo dal nostro Progetto di ricerca.

Si prevede di chiudere la serie di incontri con l’individuazione di azioni per contrastare i cambiamenti climatici e l’inquinamento volti a un minor impatto ambientale nonché a una transizione ecologica. Gli studenti potrannotrarre dal corso competenze e strumenti per l’individuazione di alterati livelli di qualità ambientale, e funzionalitàecologica indirizzandoli a scelte più consapevoli in un’ottica green.

Dipartimento

DISB

Referente

Barbara Canonico

3. ISTRUZIONE E RICERCA

Area tematica 4 PNRR:

3.1. Filosofia, processi educativi, democrazia

Obiettivo del modulo, che si rivolge a studentesse e studenti interessate/i alle scienze dell’educazione, èillustrare il significato e il ruolo della riflessione filosofica nell’ambito dei processi educativi e dunque nella formazione della figura professionale dell’educatore e dell’educatrice. Filosofia e educazione sono connessesin dalle origini del pensiero occidentale nel concetto e nella pratica della Paideia greca ma l’esigenza di una formazione integrale che accompagni l’autorealizzazione dell’essere umano rimane viva e presente sino al XX secolo sia in ambito filosofico che in ambito pedagogico; e questo nonostante l’evoluzione della societàindustriale abbia progressivamente curvato le dinamiche della formazione verso approcci sempre più specialistici e settoriali. Proprio attraverso l’educazione intesa come un complesso di percorsi che va al di là dell’ambito strettamente scolastico, inoltre, si realizza quel «progresso intellettuale di massa» (Gramsci) che consente a ciascun individuo di prendere consapevolezza della propria immersione in uncontesto culturale e in una visione del mondo determinata, così da diventarne soggetto attivo e intraprendere un percorso di superamento della propria condizione di subalternità che è presupposto della costruzione di una democrazia moderna. Non possiamo nasconderci, del resto, che come l’emergere della figura dell’educatore è legata all’ultimo tratto del ciclo espansivo del dopoguerra e al fermento intellettuale che lo ha accompagnato, la crisi attuale della democrazia – una crisi della quale il modulo cercherà di scandagliare le ragioni profonde nelle trasformazioni economiche, politiche e culturali dagli anni Ottanta del Novecento ai nostri giorni – mette in discussione la figura e i compiti degli educatori e delle educatrici, costringendoli a riflettere sul proprio ruolo nella società neoliberale. Il modulo sarà composto dalle seguenti attività didattiche: lezioni frontali, discussione seminariale di libri, video e canzoni, interviste, per un totale di 15 ore.

Dipartimento

DISTUM

Referente

Stefano Azzarà

3.2. Latino e Digital Humanities: l'offerta competitiva delle discipline umanistiche.

Il corso di orientamento intende soffermarsi sull’importanza dello studio delle lingue classiche, inserendosinell’ampio dibattito sul futuro del Liceo Classico e dell’antichistica in genere, mostrando come la conoscenza elo studio delle lingue classiche abbia in realtà largo impiego nell’era del web

2.0 e, parimenti, come gli strumenti digitali siano oramai solide risorse per l’apprendimento della

lingua e della ricerca filologica specialistica. Argomenti trattati nelle 15 ore:

  • “Vertere linguam, transducere litteras”: l’arte di decifrare una cultura come competenza

necessaria per la comunicazione.

  • I supporti cambiano, i contenuti restano: dalla tavoletta cerata al tablet; dai graffiti pompeiani ai social media.
  • L’apprendimento della lingua e della letteratura latine: progetti digitali riguardanti l’antichità

(database, biblioteche digitali, software open-source).

  • La filologia digitale: il ‘tessuto’ dinamico del “textus”.
  • Le competenze del classicista e il mondo del lavoro: le digital

Esiti attesi: al termine del corso lo studente sa discernere tra le varie proposte digitali riguardanti la lingua e la letteratura latina che trova in open access in rete.

Dipartimento

DISTUM

Referente

Giorgia Bandini

3.3. Leggere la letteratura del Novecento. Criteri e indicazioni per un nuovo approccio

Il presente corso si propone di stimolare gli studenti alla conoscenza del variegato e complesso panoramadella letteratura del Novecento alla luce delle nuove questioni emerse nel dibattito critico internazionale degli ultimi decenni.

In particolare, si terrà conto delle seguenti questioni:

  • la consapevolezza di una “scrittura di genere”, e le sue ricadute nelle scelte letterarie degli autori e delle autrici;
  • il problema “ecologico”, che ha senz’altro radici nella prima modernità, ma che trova, nel corso del Novecento, un riscontro crescente negli ambienti editoriali anche in rapporto alla più matura sensibilità del pubblico dei lettori;
  • il superamento definitivo della vecchia concezione di una letteratura “per nazioni”, in direzione di una letteratura che travalica i confini e segue traiettorie mondiali in continua trasformazione;
  • l’attenzione verso i nuovi movimenti “egemonici” geopolitici della cultura globale, che la letteratura oraassimila e metabolizza, ora contesta e rifiuta, ad ogni modo imponendo una sempre più serrata dialettica fra idiversi “centri” di una società neocapitalistico-finanziaria e le innumerevoli “periferie” del mondo;
  • infine, una riflessione sulla nozione di “impegno” e sul dilemma “terapeutico” di un linguaggio così diverso dal quotidiano qual è quello della letteratura, rappresentativo di una grammatica dei sentimenti che un giovane lettore apprende attraverso il raffinato filtro simbolico dei testi letterari.

Dipartimento

DISTUM

Referente

Salvatore Ritrovato

3.4. Media education e diversity: media audiovisivi a supporto della cultura delle differenze

In uno scenario mediale sempre più complesso e composito come quello contemporaneo è sempre più importante riuscire a riconoscere gli effetti sociali e culturali delle rappresentazioni che vengono diffuse attraverso tutti i media (online e offline) e che contribuiamo in prima persona a far circolare. A partire dal riconoscimento di questo processo, il corso si propone di cercare di coniugare alcuni elementi di media education con l’educazione alla valorizzazione delle differenze, che può scaturire in prima battuta dall’analisi critica delle rappresentazioni prodotte e diffuse dai principali media e linguaggi audiovisivi: il cinema, la serialitàtelevisiva, la pubblicità, i social media, le arti performative. Studenti e studentesse saranno coinvolti in unpercorso che li condurrà dall’analisi delle rappresentazioni stereotipiche delle differenze globalmenteintese, al tentativo di identificare la creazione di eventuali nuovi stereotipi e pratiche di strumentalizzazione della diversity attraverso il woke washing, sino all’individuazione di casi di buone pratiche da loro stess*proposti. L’attività

formativa persegue quindi un duplice obiettivo:

  1. aumentare la consapevolezza della necessità di applicare uno sguardo critico e attento nel consumo degliaudiovisivi, in particolare quando questi trattano temi “sensibili” come la narrazione e la messa in discorso delle differenze;
  2. fornire degli strumenti che possano essere utilizzati anche in chiave propositiva e costruttiva. Il corso avràuna vocazione laboratoriale e seminariale, tesa a mettere al centro le specificità di studenti e studentesse coinvolti/e che saranno sollecitati/e a una partecipazione attiva a tutte le attività pianificate. Per riuscire ad innescare una didattica collaborativa, verranno utilizzati contenuti e supporti audiovisivi e potranno essere proposte attività da svolgere in gruppi e role playing.

Dipartimento

DISCUI

Referente

Stefania Antonioni

3.5. Dalla scuola all'università: i test di verifica della preparazione iniziale come strumento di Orientamento e autovalutazione

La Verifica della Preparazione Iniziale (VPI) è uno strumento utile per gli studenti sia in termini di orientamento delle proprie competenze che in termini di autovalutazione della propria preparazione e attitudine ad intraprendere gli studi prescelti. La funzione delle prove di VPI non è quella di limitare gli accessi all’università, ma di consentire agli studenti di scegliere consapevolmente il proprio percorso di studi universitari.In molte sedi universitarie le prove di VPI si svolgono utilizzando i Test On Line CISIA (TOLC). Scopo di questo corso è quello di fornire agli studenti gli strumenti per autovalutare la propria preparazione e, sulla base di questo, per orientarsi nella scelta del percorso universitario da intraprendere. In particolare durante il corso gli studenti potranno esercitarsi su simulazioni che hanno la stessa struttura dei TOLC, per affrontare un test tipo e valutare la propria preparazione. Inoltre saranno discussi e commentati vari esempi di prove di VPI, con particolare riferimento a quelli più utilizzati nel panorama nazionale, e verranno approfondite alcune tematiche oggetto di tali test. Nelle lezioni verranno coinvolti anche i docenti delle classi interessate, in modo che le attività di orientamento e autovalutazione possano continuare anche dopo la conclusione del corso sotto la guida del personale docente interno alle scuole. 

Dipartimento

DISPEA

Referente

Raffaella Servadei

3.6. La Storia Geologica dell’Appennino

La Geologia dell’Appennino Umbro-Marchigiano mostra le pagine di circa 200 Milioni di anni di storia naturale e umana. Partendo da un continente emerso e smantellato dall’erosione, si passa all’individuazioni di mari simili aquelli tropicali Bahamiani, che nel corso del tempo diventano sempre più profondi, contigui ad un oceano, la Tetide. In circa 150 milioni Milioni di anni succedono molti eventi, registrati dagli stati di roccia attualmente affioranti: grandi estinzioni di massa, periodi con caratteristiche climatiche molto diverse, ecc. Poi, quasi all’improvviso, un’inversione nel movimento dei continenti porta all’incontro-scontro di Africa ed Europa con l’individuazione prima delle Alpi e quindi del nostro Appennino. Ancora molti eventi avverranno negli ultimi 10Milioni di anni (l’erosione delle Alpi, registrata negli strati dell’Appennino, l’essiccamento del Mediterraneo, le ultime glaciazioni, la morfogenesi più recente) fino a raggiungere alla forma attuale del nostro Appennino, ancora molto vivo, che da una parte si innalza e dall’altra si abbassa con gli eventi sismici che per l’umanità diventano troppo spesso dei disastri. Ma i terremoti, le frane e le alluvioni, non sono nient’altro che momenti che contribuiscono anche alla creazione della bellezza nei nostri paesaggi. La specie umana, inserendosi adeguatamente, potrebbe godere di questa bellezza e essere meno spaventata e offesa dalla Natura, che, troppo spesso, per ignoranza, è considerata matrigna. Gli studenti potranno acquisire una conoscenza della Geologia, insieme ad una coscienza dei comportamenti individuali e sociali che limiti le conseguenze dei rischi naturali. Impareranno a fare osservazioni naturalistiche e registrarle in maniera adeguata. Il corso si svolgerà con una lezione propedeutica (2 ore) in aula. Seguirà un’uscita sul territorio di una giornata (8 ore) con pullman. Un ulteriore attività didattica in aula di una mattina (5 ore) servirà per creare insieme una presentazione che riassuma tutte le conoscenze acquisite e possa essere mostrata e condivisa con tutto l’istituto.

Dipartimento

DISPEA

Referente

Mauro De Donatis

3.7. L’Università: le sue missioni, la scelta del percorso di formazione, partecipazione e orientamento al lavoro. Cosa sapere da subito per scegliere in modo consapevole

Introduzione all’Università, le missioni (didattica, ricerca e terza missione) che hanno cambiato il modo diintendere il ruolo dell’Università nella società, chiarendone impatto e valenza. L’inserimento dell’Universitàitaliana nell’Area della Formazione Europea come strumento di integrazione europea e condivisione di obiettivi di crescita. Il ruolo della mobilità Erasmus e le opportunità che offre a studentesse e studenti, anche inprospettiva di inserimento lavorativo. Cicli di formazione, macroaree disciplinari e sbocchi occupazionali.Partecipazione degli studenti all’università come componente di miglioramento e sviluppo, servizi e opportunità che le Università mettono in campo e che è bene conoscere da subito. Dopo una sezione introduttiva cheposiziona il contesto universitario nel quadro di formazione europeo, il corso offre una panoramica delle diverse fasi del “ciclo di vita” dello studente, che inizia già alle superiori. Cosa significa studiare all’Università? Comescegliere in modo il più consapevole possibile il proprio percorso universitario? Come si accede ai diversi tipi dicorsi di studio? Quali sono i servizi e quali le opportunità offerte dalle Università? E dopo la laurea? Saranno illustrati anche aspetti pratici inerenti all’ingresso, le agevolazioni e i servizi, l’organizzazione delle lezioni e degli esami, la struttura in genere del piano di studi, le opportunità di studio e tirocinio all’estero in Erasmus; leprospettive occupazionali nelle diverse aree della formazione. Il corso ha un approccio multidisciplinare masoprattutto pratico per preparare studentesse e studenti, in particolare del IV e V anno ad avvicinarsi all’Universitàeffettuando la scelta di percorso ottimale e con maggiore chiarezza, acquisendo strumenti per valutazioni edeventuali ulteriori ricerche autonome. Gli incontri sono interattivi e i contenuti adeguati, a seconda delle classi, per rispondere alle esigenze di approfondimento rappresentate da studentesse e studenti.

Dipartimento

SETTORE MOBILITÀ INTERNAZIONALE SERVIZI AGLI STUDENTI – ORIENTAMENTO

Referente

Simona Pigrucci

4. INCLUSIONE E COESIONE

Area tematica 5 PNRR:

4.1. Cosa vuol dire essere cittadini del nostro tempo: un viaggio multidisciplinare alla riscoperta della democrazia e dei diritti fondamentali

Il corso vuole intende fornire un contributo per educare alla democrazia, alla cittadinanza, ai diritti fondamentali,con una nuova percezione di consapevolezza sociale e di democrazia partecipativa. Il cittadino di oggi, pertrovare nuove risposte al suo bisogno di appartenenza, deve essere in grado di ri-orientarsi nella complessitàdelle società contemporanee in cui i fenomeni politici sono strettamente interrelati a quelli economici e sociali. I diritti politici, civili, di libertà e sociali corrispondono ad altrettante visioni della democrazia (politica, civile, liberale e sociale), ma come si traducono esattamente nella vita reale? Quali è giusto che siano tutelati e garantiti? Lo studente avrà la possibilità di rispondere a tali interrogativi e quindi d’imbattersi in una serie di declinazioni e prospettive del tema proposto, tra le quali la partecipazione alla vita politica, la rappresentanza politica, la crisi e i valori della democrazia, le disuguaglianze socio-economiche, la minaccia della guerra, le devianze, le molteplici sfaccettature della società odierna (come la cultura alimentare, il valore del tempo libero)e molte altre ancora. In un approccio multidisciplinare, che spazia dalla storia alla filosofia, dal diritto allageopolitica, verranno fornite alcune conoscenze specifiche e con esse gli strumenti per imparare ad interpretare correttamente un documento, una fonte, un testo e quindi a ragionare in autonomia e sviluppare un proprio pensiero critico. Quest’ultimo obiettivo verrà perseguito attraverso un’interazione e una sollecitazione continua, con attività laboratoriali guidate dai docenti, sui punti critici del tema proposto, attingendo da una pluralità di fonti informative e documentali, per cercare di mettere a confronto più visioni dello stesso fenomeno ed essere quindi in grado di riconoscersi in una scelta ragionata e consapevole.

Dipartimento

DESP

Referente

Rosalba Rombaldoni

4.2. I molteplici volti dell’articolo 3 della Costituzione nell’era delle nuove disuguaglianze. Partecipazione democratica, inclusione sociale, pari opportunità.

Il corso, articolato in cinque lezioni, approfondirà il significato e l’importanza dei principi di uguaglianza formale esostanziale sanciti dall’art. 3 della Costituzione, pilastro dell’architettura della Carta fondamentale ma al contempo norma che attende ancora di essere pienamente attuata.

Ne verranno esplorate le principali declinazioni applicative, individuando anche gli ostacoli che si frappongono alla sua completa realizzazione nell’ambito della partecipazione democratica, dell’inclusione sociale edell’inserimento professionale e coinvolgendo gli studenti nella riflessione su iniziative legislative e culturali in grado di favorirne il superamento o almeno l’attenuazione.

Saranno esaminati gli strumenti giuridici che assicurano la partecipazione alla vita democratica del Paese, sul versante attivo e passivo, analizzandone anche l’evoluzione anche alla luce dell’interazione innovativa offerta dalle nuove tecnologie, e l’impatto che le differenze sociali, economiche, culturali e di genere determinano sul concreto esercizio dei diritti politici “attivi”.

Si dedicherà inoltre una specifica attenzione ai principi della parità di genere e della non discriminazione, anche salariale, nell’ambiente lavorativo, illustrando le soluzioni legislative dirette alla loro promozione e illustrando i mezzi di tutela giurisdizionale contro atti discriminatori. Una specifica riflessione sarà dedicata, infine, al rapporto tra genere femminile e professioni giuridiche, tracciando il percorso non privo di difficoltà che dal tardivo riconoscimento del diritto delle donne di accedere all’avvocatura e alla magistratura ha portato alprogressivo conseguimento di ruoli di vertice e, al contempo, interrogandosi sulle residue difficoltà nella realizzazione di una parità sostanziale.

Dipartimento

DIGIUR

Referente

Licia Califano

4.3. Cittadinanza attiva e benessere digitale: cittadine e cittadini attivi on line e off line

In un concetto ampio di educazione civica, il corso vuole fornire alle studentesse e agli studenti conoscenze ecompetenze relative alla cittadinanza e alla partecipazione, con approfondimenti sulle possibilità e conseguenze del digitale. Il corso ha una vocazione laboratoriale e seminariale e si sviluppa in quattro moduli: lacomunicazione della Costituzione, le competenze di benessere digitale, l’uso dei social network e l’identitàdigitale. Il primo modulo sarà introdotto da una contestualizzazione storica, politica e sociale sulla scrittura della carta costituzionale e prevede un’attività laboratoriale, incentrata sul debate o sul role play, nella quale le studentesse e gli studenti saranno invitati a esprimere una cittadinanza attiva. Il modulo sulle competenze di benessere digitale vuole concentrarsi tanto sugli effetti collaterali del sovraconsumo mediale che sullecompetenze specifiche per incanalare gli stimoli digitali verso obiettivi di partecipazione responsabile alla vitasociale e verso il benessere personale. Il modulo sull’uso dei social network mira a potenziare l’impiego di questi strumenti a fini divulgativi. Si cercherà di sviluppare le capacità degli studenti a cercare, valutare e produrre contenuti digitali, in particolare sul tema dell’ambiente e della transizione ecologica. Il modulo relativo all’identità digitale partirà da un’introduzione teorica relativa all’evoluzione delle teorizzazioni formulate sull’identitàonline, legata allo sviluppo delle piattaforme, per toccare, successivamente, i temi del self-management, della self-commodification, la gestione di visibilità e privacy. Siprevede di svolgere una attività laboratoriale di analisi qualitativa online, relativa allo studio della narrazione del sé.Il corso mira a fornire alle studentesse e agli studenti strumenti per sviluppare uno sguardo onnicomprensivo e transdisciplinare legato al tema della cittadinanza e del digitale, in modo che rinforzino la consapevolezza verso buone pratiche digitali indispensabili per impiegare al meglio gli strumenti sia come singoli che come parte attiva della società. 

Dipartimento

DISCUI

Referente

Stefano Brilli

4.4. Il ruolo del tempo libero come bene comune e fattore di inclusione

Il corso sarà incentrato sul tempo libero, inteso come bene comune, in grado di favorire senso civico e buone pratiche. Il tempo libero – come fenomeno sociale – verrà analizzato, in un’ottica socio- economica e storico-comparativa. Si prenderanno in considerazione in particolare i cambiamenti intervenuti nella fascia giovanile generati dalle nuove tecnologie. L’intervento si articolerà in cinque moduli: 1. Definizione e inquadramento del tempo libero; il tempo libero nella storia universale e di ogni individuo; la nascita e l’evoluzione del tempo libero; la presa di coscienza del tempo libero; l’affermarsi del diritto al tempo libero a partire dell’età moderna. 2. Dare un senso al tempo e al tempo libero; il significato del tempo libero nel quotidiano; vivere il tempo libero nel presente e progettarlo nel futuro. 3. Come cambia la nostra relazione col tempo e col tempo libero; l’accelerazione tratto costitutivo del tempo moderno; a cosa serve il tempo libero. 4. Il tempo libero “tecnologico” tra istantaneità e simultaneità; avere tempo e disporre del proprio tempo; quantità e qualità del tempo libero; iltempo libero nella società dello spettacolo e del consumo. 5. L’essenzialità del tempo libero come fattore di inclusione; il tempo libero come programma sociale; prendere coscienza e fare esperienza del valore del tempo libero; il valore del tempo libero come fonte di benessere nella società tecnologica. La didattica sarà rivolta a uncoinvolgimento attivo della classe, in un percorso di ricerca-azione, per avviare competenze teoriche specifiche,tali da sviluppare nella prassi percorsi di inclusione. Ci si attende che alla fine del tracciato i partecipanti padroneggino le abilità necessarie per articolare interventi programmati al fine di valorizzare il tempo libero, come presa di coscienza, nello sviluppo di valori capaci di stimolare partecipazione e forme di cittadinanza attiva.

Dipartimento

DISCUI

Referente

Massimo Russo

5. SALUTE

Area tematica 6 PNRR:

5.1. Dalle regole agli strumenti operativi di protezione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Il corso, articolato in cinque lezioni, intende promuovere la cultura della salute, del benessere e della sicurezza nei luoghi di lavoro, dimostrando come la formazione nella prevenzione dei rischi – vecchi e nuovi (es. i rischipsicosociali) – debba caratterizzare ogni organizzazione di impresa, coinvolgendo datore di lavoro e lavoratore e prevedendo l’apporto di apposite figure professionali specializzate.

All’inquadramento della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro intesi quali beni di primaria rilevanzacostituzionale e sovranazionale e all’illustrazione degli aspetti fondamentali della disciplina del Testo unico n. 81 del 2008 in materia, seguiranno alcune esercitazioni pratiche, che coniugheranno la dimensione del “sapere”con quella del “sapere fare”, con un’attenzione particolare all’individuazione dei soggetti titolari degli obblighi disalute e sicurezza e alle modalità di rilevazione dei vari tipi di rischio. Gli aspetti fondamentali del modello partecipato di sicurezza e i vari tipi di responsabilità derivanti dalla violazione della normativa antinfortunistica verranno esaminati anche attraverso l’esame dei casi concreti raccolti nella banca dati dell’Osservatorio Olympus operante presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Urbino, per il monitoraggio permanente della legislazione e giurisprudenza sulla sicurezza del lavoro.

L’obiettivo del corso è rendere consapevoli i partecipanti del quadro legislativo in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, delle figure che vigilano sulla sicurezza all’interno dell’organizzazione aziendale e dei loro compiti operativi, nonché degli strumenti previsti per assicurare la tutela di tali valori. Sensibilità, conoscenze e competenze che potranno risultare particolarmente utili per gli studenti che intendano inserirsi dopo gli studi superiori nel mondo del lavoro, come pure orientarsi verso un percorso professionale nel settore della sicurezza sul lavoro, divenendo Responsabili o Addetti del Servizio di Prevenzione e Protezione di una impresa.

Dipartimento

DIGIUR

Referente

Angelo Delogu

5.2. Dal ritiro sociale alle challenge estreme: forme del disagio giovanile 2.0

Il corso mira a dare un quadro della complessità delle manifestazioni del disagio giovanile in epoca contemporanea. Dal sempre più diffuso ritiro sociale, come quello grave degli Hikikomori, alle sempre piùpericolose sfide social, come la Blackout Challenge o la Cicatrice Francese, oggi la psicopatologia giovanile si frammenta in una miriade di forme, lungo un continuum internalizzante-esternalizzante, che spesso sicaratterizzano come enigmatiche e di difficile interpretazione. Confondendosi infatti nel sottobosco digitale edentro contesti culturalmente riconosciuti, tali fenomeni risultano problematici da intercettare e, d’altro canto, urgenti da risignificare perché sia possibile realizzare progetti di prevenzione e intervento. Attraverso riferimenti teorici, ma soprattutto presentazione di ricerche e discussione di casi, si tenterà di dare senso a queste forme del disagio giovanile 2.0, in maniera tale che le studentesse e gli studenti siano in grado di sviluppare una riflessionecritica attorno ad esse, al di là della mera distinzione tra normale e patologico.

Dipartimento

DISTUM

Referente

Alessandra D’Agostino

5.3. Le piante e l’uomo: Ambiente e salute

Il corso si svilupperà in 3 moduli di lezioni teoriche e laboratoriali riguardanti tematiche relative alle relazioni tra piante e uomo, ed i diversi aspetti strutturali e funzionali. Verrà focalizzata l’attenzione sul ruolo che i diversi composti fitochimici possono avere sulla salute umana. In particolare verranno approfonditi gli utilizzi delle piante in ambito nutraceutico, alimentare e ambientale.

Un primo modulo riguarderà i vari livelli della biodiversità vegetale e le relazioni con l’ambiente abiotico. Si approfondiranno alcuni aspetti della biodiversità tassonomica e fitochimica. Il modulo prevede 2 attività didattico-laboratoriali.

Nel secondo modulo verrà analizzata la capacità delle piante di produrre metaboliti che contribuiscono alla salute e al benessere umano e ambientale, focalizzando l’attenzione sul fatto che il processo di sintesi comporta l’utilizzo di risorse rinnovabili e non inquinanti. I principi nutrizionali e le numerose sostanze di origine vegetale, dotate spesso di effetti farmacologici, rappresentano una risorsa fondamentale per l’industria alimentare, agroalimentare, farmaceutica e cosmetica. Il modulo prevede 2 attività didattico-laboratoriali.

Un terzo modulo, in un’ottica di sostenibilità ambientale, approfondirà le attuali problematiche di aerobiologia, focalizzando l’attenzione sullo studio dei pollini allergenici in relazione al cambiamento climatico per la promozione della salute, mediante adeguata scelta di piante da inserire nel verde pubblico.  Il modulo prevede 1 attività didattico-laboratoriali.

Dipartimento DISB
Referente Antonella Amicucci
5.4. Biotecnologie applicate alla salute umana

Il corso si propone di fornire agli studenti alcune conoscenze di base sulle applicazioni delle biotecnologie per latutela della salute umana, nonché di fare esperienza di didattica partecipativa e laboratoriale, orientata dalla metodologia di apprendimento del metodo scientifico. In particolare, saranno trattati i principi e le tecniche di base della diagnostica molecolare e le sue applicazioni in diversi campi quali la rilevazione di patogeni, di markers di resistenza a farmaci, di mutazioni della sequenza del DNA o di modificazioni epigenetiche. Il corso, della durata di 15 ore, si articolerà in lezioni frontali tenute presso l’istituto scolastico, ed esperienze di laboratorio da svolgersi presso la sede di Fano della sezione di biochimica e biotecnologie (Palazzo S. Michele,via arco d’Augusto 2). Tramite questo corso, gli studenti potranno verificare e consolidare le proprie conoscenze, nonché l’interesse verso le tematiche trattate, al fine di aumentare la propria consapevolezza nel costruire il proprio progetto di sviluppo formativo.

Gli argomenti trattati e il numero di ore dedicate a ciascun argomento sono dettagliati come segue: 

  • Curiosità sul genoma umano (2 ore);
  • Manipolazione dei genomi (1 ora);
  • Biotecnologie al servizio dellasalute pubblica: ricerca di virus patogeni di interesse umano (2 ore);
  • Perché il DNA “spazzatura” è improntacognitiva dell’uomo (2 ore);
  • Il nostro destino è scritto solo nel DNA? (1 ora);
  • Smanettiamo con il genoma (2 ore);
  • Attività di laboratorio 1 (3 ore);
  • Attività di laboratorio 2 (2 ore) 

Dipartimento

DISB

Referente

Luca Galluzzi

5.5. La promozione del benessere attraverso corretti stili di vita

Promuovere la cultura della salute significa far prendere coscienza al soggetto delle sue scelte e far sì che salute ebenessere diventino stili di vita. Pertanto il corso si prefigge di sensibilizzare i giovani e di guidarli verso scelte consapevoli e sostenibili. Il corso si propone di trattare i seguenti temi attraverso lezioni teoriche e attività pratiche:

  • Fattori di rischio comportamentali modificabili
  • Stile di vita attivo per il benessere psico-fisico
  • Il gioco come strumento per il benessere
  • Il metodo scientifico come base per l’allenamento
  • Nutrizione e salute
  • Immagine corporea, body shaming, body positivity: pensieri, emozioni e comportamenti a rischio Ciascunalezione promuoverà la partecipazione attiva degli studenti e la comprensione dei contenuti trasmessi ancheattraverso interazioni tramite smartphone condotte sulle piattaforme online gratuite Kahoot!/Mentimeter. Verranno inoltre fornite indicazioni pratiche da applicare direttamente alla vita quotidiana, mirate a promuovere salute e benessere anche a livello individuale.

Dipartimento

DISB

Referente

Luciana Vallorani

5.6. Le cellule staminali ed il loro utilizzo

Durante questo corso verranno fornite nozioni di base sulle cellule staminali sia umane che vegetali ed il loro utilizzo in diversi ambiti. In generale, le cellule staminali sono caratterizzate dalla loro potenzialità di generare cellule differenziate con caratteristiche specifiche in base al tipo di stimolazione che ricevono. Questo aspetto è essenziale sia in ambito umano che vegetale. In ogni caso, in entrambe le condizioni, un effetto positivo sulla salute sarà ben evidenziabile.

Le cellule staminali umane verranno descritte per la loro caratteristica e potenzialità di utilizzo in ambito medico. Inoltre, si parlerà anche di cellule staminali vegetali e la loro potenzialità in ambito nutraceutico e cosmetico. Sono previste testimonianze in ambito medico mentre mostreremo cellule staminali vegetali in aula. In quest’ultimo caso, saranno anche descritti i metodi di utilizzo di queste cellule (estrazioni di molecole bioattive e formulazioni nutraceutiche e cosmetiche).Le cellule staminali vegetali saranno anche considerate per il loro utilizzo in ambito medico.

Gli studenti, in questo modo, avranno la possibilità di capire le potenzialità delle cellule staminali e scoprire quanto siano importanti a livello applicativo in diversi ambiti. Evidenziando gli aspetti innovativi del loro utilizzo, gli studenti potranno avere una nuova visione dell’importanza dell’utilizzo delle cellule staminali per la nostra salute.

Dipartimento DISB
Referente
Maria Cristina Albertini
5.7. Il cibo e la sua influenza sulla salute dell’uomo

Una nutrizione adeguata e l’elevata qualità del cibo rivestono un ruolo fondamentale nella preservazione delbenessere umano. L’alimentazione corretta implica il soddisfacimento delle esigenze nutrizionali dei singoli individui, che variano in base al genere, all’età, allo stato di salute e a particolari condizioni fisiologiche. Il controllo microbiologico degli alimenti costituisce un garante della loro eccellenza qualitativa.

Per il mantenimento della salute umana, oltre a un regime alimentare appropriato e a un’alta qualità degli alimenti, vengono impiegati prodotti “salutari” e integratori alimentari. Questi possono contenere sostanze, estratti, semi e polveri che già conosciamo o componenti ancora poco noti.

L’estrazione di composti bioattivi da matrici animali e vegetali, destinati all’utilizzo negli integratori o come nutraceutici, viene sempre più frequentemente realizzata mediante l’impiego di tecnologie moderne rispettose dell’ambiente.

Il corso ha lo scopo di affrontare con i ragazzi le seguenti tematiche:

  • Area Biochimica: Metabolismo energetico. Digestione e assorbimento dei nutrienti. Necessità nutrizionali e salute.
  • Area Microbiologica: Principali microrganismi patogeni per l’uomo trasmessi con gli alimenti, causa di infezioni e di intossicazioni alimentari. Problematica della diffusione di microrganismi antibiotico resistenti attraverso la catena alimentare
  • Area Chimica: Analisi, composizione chimica degli Proprietà biologiche e fisiologiche di alimenti,alimenti funzionali, novel foods e costituenti alimentari. Applicazione di tecnologie green per l’estrazione di composti bioattivi.
Dipartimento DISB
Referente Carla Roselli

5.8. Comportamenti a rischio per la salute dei giovani: alcol, droghe, tabacco, malattie infettive a trasmissione sessuale e scorretta alimentazione

È ormai largamente dimostrato che le abitudini di vita e le scelte individuali che assumiamo oggi condizionano significativamente la salute e il benessere di domani.

Alimentarsi bene, non fumare, bere alcolici con moderazione, svolgere attività fisica e sportiva giusta per l’età, avere rapporti sessuali sicuri, guidare con prudenza sulle strade, sono i fattori che maggiormente consentono diallungare la vita in salute. È necessario quindi promuovere tra i giovani la cultura della salute e del benessere e farsì che diventino veri e propri stili di vita. Sono previste attività pratiche di laboratorio, relative soprattutto allegaranzie igienico-sanitarie degli alimenti; alla prevenzione delle contaminazioni alimentari e alla ricerca dei microrganismi negli alimenti. Gli esiti attesi sono l’acquisizione dei contenuti di base relativi all’importanza di attivaresin dalla giovane età comportamenti protettivi e stili di vita salutari che rappresentano un investimento fondamentaleper la salute dell’adulto.

Dipartimento

DISTUM

Referente

Giuditta Fiorella Schiavano

5.9. Esperienze di laboratorio biologico per le Biotecnologie

Il progetto ha lo scopo di fornire conoscenze di base, culturali e tecniche, della tecnologia del DNA ricombinante applicabile in diversi ambiti delle Biotecnologie (dalla salute all’ambiente). Le lezioni teoriche e le integrate esperienze di laboratorio saranno focalizzate sulle strategie utilizzate per il clonaggio di un gene che potrà poi essere utilizzato per esprimere la proteina ricombinante in batteri. Le principali tecniche applicate includono: lapurificazione di acidi nucleici e la loro amplificazione tramite PCR; la ligasi di un inserto e un vettore per ottenere un prodotto ricombinante e la sua successiva trasformazione in cellule batteriche competenti; screening e selezione del prodotto di interesse.

L’attività didattica sarà anche focalizzata sulla diagnostica molecolare di virus e altri patogeni, con annesse esperienze pratiche, e sulle nuove frontiere delle terapie personalizzate in ambito oncologico. Obiettiviauspicabili del corso sono l’ampliamento delle conoscenze delle potenzialità delle biotecnologie nell’area “Salute” e il promuovere un’esperienza di didattica disciplinare attiva, partecipativa e laboratoriale in cui è possibilesperimentare la metodologia di apprendimento critico, interattivo, guidato dalla curiosità, che è propria del metodo scientifico 

Dipartimento

DISB

Referente

Marzia Bianchi